giovedì 24 gennaio 2008

Un doppio fallimento


Il governo è caduto, con dignità. Prodi esce di scena, onore a Prodi. E’ stato uno dei migliori politici italiani del dopoguerra, onesto e competente, con un senso della democrazia superiore alla media dei politici italiani. E’ stato il padre del P.D..

Ma stasera dobbiamo dire la verità. Siamo di fronte a un doppio fallimento: quello di Prodi, e quello di Veltroni.

Il governo cade anche perché ha un consenso bassissimo nel paese. Prodi non ha mai capito perché. Non lo ha capito, ma stavolta l’economia non era la (o l’unica) priorità.

L’Italia è un paese traumatizzato e sfasciato da 5 anni di Berlusconi, 40 di partitocrazia, 150 di debito pubblico, 200 di mafie e camorre. Un paese percorso in lungo e in largo da bande di barbari che saccheggiano la res publica. E ormai i barbari sono alle porte di Roma. In altre parole: lo stato italiano sta volando in pezzi; il senso civico è in crisi; la democrazia traballa. Ma Prodi annunciava ogni mese … che il debito scende! Francamente: c’era qualcosa che non andava: basta leggere il nostro "programma" per capire di cosa parlo.

Cambiando argomento, ieri, in un dibattito che abbiamo fatto nella sezione romana "aurelio" del P.D., il superconsigliere di Veltroni, Stefano Ceccanti, garantiva: “l’unico vero motivo di Mastella per mettere in crisi il governo è che non vuole la riforma elettorale”. Insomma, a Ceccanti gli è scappata la verità: perché tradotto, vuol dire che - proponendo ora la riforma elettorale con correttivi maggioritari - Veltroni ha provocato la caduta del governo! Non l’ha fatto apposta, ne sono convinto. Ma ahimé, ciò vuol dire che alla guida del PD ci sono dei dilettanti allo sbaraglio! I politologi di tutto il mondo spiegano che le riforme elettorali si fanno alla fine (o al limite all’inizio) di una legislatura: altrimenti mettono i governi in crisi! E l'asfittica prospettiva di Veltroni, tutto e solo sulla riforma elettorale, non fa certo crescere il consenso intorno al PD. Eppure, Veltroni è uno dei migliori leaders del PD, vuole "aprire il partito", unire il paese, aiutare l'Africa... La crisi di un sistema si vede dalla crisi dei suoi esponenti migliori!

Cos’hanno in comune questi due fallimenti? Entrambi i leaders hanno pensato di fare da soli. E' la presunzione della politica: cambiare il mondo da soli, tenendo le competenze fuori. Ma i problemi della società sono complessi: richiedono il contributo di varie, numerose, alte competenze, che si trovano solo fuori dai partiti. Né Prodi né Veltroni hanno creduto opportuno discutere le loro strategie con una “policy unit” di teste pensanti.
Stanno portando la sinistra a una sconfitta storica e travolgente. L’unica cosa che possono fare, adesso, è presentarsi agli elettori promuovendo un radicale cambiamento della classe dirigente.

mercoledì 16 gennaio 2008

In TV, "piaggeria" non fa rima con "democrazia"

Dimissioni di Mastella; arresti domiciliari per sua moglie. “Giustizia ad orologeria”, “giustizialismo”, “magistratura politicizzata”, “attacco alle istituzioni”, “frange estremiste della magistratura”, “emergenza democratica”, “gravita’ inaudita”, “congiure”. Tutto il repertorio retorico delle polemiche che da sempre accompagnano le indagini su personaggi eccellenti viene squadernato dai TG Raiset. Spazi e “minutaggi” imbarazzanti concessi a tutte le critiche contro i magistrati, e appena qualche secondo a chi osa dissentire. Nessuno spazio per l’opinione dei cittadini comuni (che vengono intervistati per strada solo quando si tratta di questioni cruciali come il cenone di Natale, i saldi di fine stagione, i flirt di qualche subrette o magari di calcio mercato).

Ma la sensazione piu’ avvilente per chi guardava i TG era la quasi totale assenza di informazioni obiettive sul merito della questione. Venivano riportate solo le dichiarazioni degli avvocati difensori. Si è trattato solo di una “sfuriata” della augusta consorte contro il direttore di un ospedale: “non concussione”, ha minimizzato il legale, senza spiegare (e senza che nessun giornalista si permettesse di chiedere) a che titolo la signora si possa sfuriare contro un dipendente pubblico; come se fosse un servitore maldestro. Forse la signora considera gli ospedali campani come sua proprietà?

Quindi i telespettatori sono stati bombardati da tutte le possibili argomentazioni difensive (piu’ o meno speciose) senza che nessuno si curasse di spiegare ad esempio perché il prefetto di Benevento è stato sospeso dai magistrati, o quali sono le accuse specifiche mosse ai consiglieri regionali dell’UDEUR. Un piccolo esempio di come si uccide la coscienza civile di un paese e la capacita’ di giudizio dell’opinione pubblica. Un grande esempio di “piangeria” come direbbe Sacca’ a Berlusconi.
Fabio Scacciavillani
Coordinatore Campagna elettorale Liste Gawronski

sabato 12 gennaio 2008

La Commissione Valori

E' da poco terminata la terza riunione della Commissione Valori del PD, che ha esaminato la seconda Bozza prodotta dal Presidente Reichlin e dal relatore Ceruti.
Sulla laicità nessun problema: siamo tutti daccordo che è un valore fondamentale. Almeno in teoria. I cattolici (salvo la Binetti) paiono quasi più "arrabbiati" dei laici nel sottolineare questo princìpio: forse chi fa parte della Chiesa soffre più degli altri per certe confusioni che la gerarchia fa fra leggi dello stato e legge morale...
Problemi forti invece in economia: i valori economici (crescita imprenditorialità rischio iniziativa privata economia di mercato) non esistono o sono citati solo come "pericoli" da cui guardarsi. Questa sottocultura ex-comunista confonde ancora l'economia di mercato con il liberismo. Non stupisce che poi l'Italia sia uno degli ultimi paesi al mondo come crescita economica. E che ci sia una questione settentrionale irrisolta. Il sen. Polito era esterrefatto, Vaciago quasi rassegnato!
Anche sulla democrazia, tutte le nostre proposte sono state cancellate: pare da un intervento dall'alto. Infatti nella bozza c'è rimasto solo il concetto di "democrazia che decide", presentato come una grossa novità (in realtà potrebbe essere un concetto di A.N., o di chiunque altro). Nessun riferimento invece alla casta, alla politica in crisi e da riformare, alla pubblica amministrazione saccheggiata, alla legalità, alla crisi della giustizia: non sono priorità! Bassanini ed io cercheremo di salvare qualcosa.
Lo stile è politichese puro: ma pare che non sia un problema se nessuno ci capisce, perché "scriviamo per noi..." Se poi qualcuno, come il sottoscritto o Marina Salomon, rileva che il testo praticamente non dice nulla di significativo, gli si risponde che è meglio così perché "fare un partito nuovo è operazione molto delicata, e lo scopo è solo di trovare un punto di equilibrio...". Davvero, così!
Infine sull'opacità dei lavori della Commissione: ho chiesto ancora l'istituzione di un Forum dove tutti possano leggere i contributi che i membri della Commissione inviano al Presidente, dove la gente possa discutere... Risposta dei responsabili politici del sito del PD: non s'ha da fare! Perché? "Perché... sai com'è... se il Forum è riservato solo ai membri della Commissione e la gente può solo leggere, poi si sente presa in giro..." Ok, dico io, ma almeno così faremmo un po' di trasparenza, di partecipazione... Eppoi la gente può sempre discutere sul forum principale del PD, quello è aperto a tutti. Oppure facciamo un forum dove anche la gente possa scrivere i propri commenti: "Si, vabbè, ma sai com'è... se alla gente non rispondi, poi si sente presa in giro..." Ma da quando in qua alla gente sul Forum corre l'obbligo di rsipondere? Eppoi ai commenti della gente possono rispondere i membri della commissione, visto che siamo in 100! "Si vabbè, ma sai com'è... Il Partito... è cosa nostra!"

lunedì 7 gennaio 2008

Istruzione

In un paese dove i cosiddetti leaders amano riempirsi la bocca di storie edificanti sull’importanza della ricerca scientifica, del capitale umano e dell’istruzione in generale, è singolare che nessuno abbia trovato il tempo (o il coraggio) di commentare il rapporto dell’OCSE che confronta il livello di conoscenze tra gli studenti dei paesi avanzati. L’Italia da anni è precipitata al fondo di queste classifiche. Tanto per dare un esempio di cosa stiamo parlando, il rapporto rivela che il 62% degli studenti italiani non sa spiegare il perché si alternano notte e giorno; per dirla in parole semplici due studenti su tre ignorano che la terra gira intorno al sole.

Difficile dire come si sia arrivati a questo disastro generazionale ma, se non una spiegazione, almeno una congettura mi è stata suggerita recentemente dalla lettura di uno dei giornali di proprietà della Famiglia Berlusconi. Disposti su due intere pagine, tre articoli riportavano la cronaca di una manifestazione leghista tenutasi a Milano a dicembre. Oltre ai prevedibili insulti al governo Prodi e alla sinistra, un passaggio ha dato il senso dell’atmosfera: “Le piu’ apprezzate in corteo sono le miss Padania travestite da festose Babbe Natale tutte verdi. In bianco formose majorettes aprono il corteo e sfidano il gelo in iper minigonna candida con spacco aperto su collant velati e stivali di ghiaccio”. La stessa articolista informa i lettori che: “Poco lontano uno striscione va decisamente oltre con offese macabre a Enzo Biagi e Rita Levi Montalicini”.

Insomma il sostrato culturale, per cosi’ dire, di un partito che ha avuto un’influenza decisiva nel quinquennio berlusconiano, si nutre di approvazione per le donnine in abiti succinti e di insulti a un premio Nobel. Il tutto ovviamente al grido di “Roma Ladrona”, sotto l’occhio compiaciuto di Bossi, condannato per le tangenti Enimont. Ma queste, mi rendo conto, sono sottigliezze da intellettuali, per chi fa fatica a capire perché il giorno si alterna alla notte.

Fabio Scacciavillani
Coordinatore Campagna elettorale Liste Gawronski

domenica 6 gennaio 2008

Più trasparenza, per favore

La costruzione del Partito Democratico prosegue, purtroppo, nell’opacità, e dunque con scarso coinvolgimento dei cittadini.

A livello locale, le assemblee incaricate di eleggere i quadri dirigenti sono dominate dagli accordi e dalle spartizioni fra ex-DS ed ex Margherita. Questi accordi lasciano nessuno spazio ai rappresentanti della società civile, esterni agli apparati, che pure sarebbero portatori di idee, linguaggi e metodi nuovi. Questo risultato è figlio della tipologia di candidati alle “primarie” dello scorso Ottobre, immessi nelle Liste Veltroni, Bindi e Letta: contrariamente a quanto sbandierato dalla propaganda ufficiale, emerge che – con qualche eccezione – sono per la maggior parte militanti dei due ex-partiti.

Anche a livello nazionale, in queste condizioni, Veltroni ha difficoltà a far passare qualche novità. Aveva promesso un “partito dei cittadini”, dove le decisioni più importanti vengono prese con consultazioni “aperte”: si ritrova una “Commissione Statuto” che punta a rifare un “partito delle tessere”.

Quanto alla Commissione Valori, di cui faccio parte, ho chiesto al Presidente - e al Partito - di istituire un Forum dove i membri della Commissione possano scambiarsi i reciproci contributi e commenti sotto gli occhi di tutti, invece che per email riservate. Finora non lo ho ottenuto. Sarebbe bene che i cittadini interessati scrivessero al sito del PD chiedendo una maggiore trasparenza del processo costituente.