giovedì 29 gennaio 2009

La Conferenza Programmatica del PD


Stasera una nostra delegazione di alto livello ha incontrato il sen. Goffredo Bettini, coordinatore della Conferenza Programmatica prevista per metà Aprile. Ne è emerso quanto segue.

La Conferenza si concentrerà su tre grandi temi:
(1) Le ricette contro la crisi economica, e la ricerca di un nuovo modello di sviluppo (crescita; giustizia sociale; e politiche orientate al lungo termine);
(2) La dimensione Europea delle politiche;
(3) La Crisi Democratica in Italia (Riforma della giustizia e squilibri fra i poteri; Funzionamento delle istituzioni; Riforma elettorale e bipolarismo; la crisi democratica nei partiti, compreso il PD: cosa vuol dire fare "un partito nuovo"? Ecc.).
La Conferenza inizierà un venerdì mattina con 5 o 6 grandi gruppi di lavoro - in pratica delle vere assemblee -, continuerà il pomeriggio con le relazioni in aula dei relatori e il dibattito in plenaria, e si concluderà sabato mattino con la relazione finale di Veltroni, che presenterà la proposta del PD al paese.
La fase di preparazione inizierà all'incirca a fine febbraio, con una discussione in Direzione Nazionale di un documento preliminare di base, che verrà poi inviato per la discussione ai circoli e quindi alle Assemblee Regionali del partito. Chi ha delle proposte da avanzare cominci a prepararle.

mercoledì 21 gennaio 2009

Il mondo cambia... e noi?


Obama
http://www.breitbart.tv/?p=262273

Berlusconi
http://www.youtube.com/watch?v=hz9jwKwmBZs&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=ONLxH0IgyLs&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=iBf8AieUsV4&feature=related

lunedì 19 gennaio 2009

Primarie vere salva-PD

Il 28 Febbraio a Roma stiamo organizzando (assieme a Scalfarotto, Walter Gallo, Sofri, ecc.) una grande assemblea degli "autoconvocati del PD" provenienti da tutta Italia: per chiedere democrazia vera nel partito (incluse primarie vere).

Oggi su "Repubblica" Mario Pirani chiede "primarie vere" nel PD. Era ora che La Repubblica cominciasse a scaricare questa casta screditata di oligarchi, e i suoi metodi "democratici per finta".

venerdì 2 gennaio 2009

La povertà ci riguarda

[Questo pezzo è uscito sull'Unità di oggi]

Caro Segretario del PD,

dato che per diversi anni le nostre letterine a Babbo Natale e alla Befana sono rimaste deluse, quest’anno abbiamo deciso di scrivere a Te.

Siamo due esperti dei problemi del sottosviluppo, e come altri italiani abbiamo dedicato gran parte della nostra vita allo studio ed alla promozione dello sviluppo nel mondo. Siamo rimasti affascinati dalla gioia di popoli lontani, dal loro entusiasmo e dalla loro accoglienza. In questo inizio del 2009, mentre alcune regioni del mondo (Cina, India), hanno avviato un processo di crescita, in altre aree i problemi sono ancora gravissimi. Il 41 percento della popolazione africana sopravvive con meno di 1 dollaro al giorno. In Etiopia solo il 23% della popolazione ha accesso all’acqua potabile; in Sierra Leone il 30% dei bambini muore prima di raggiungere i cinque anni di vita; in Botswana si vive in media soltanto 35 anni, a causa dell’AIDS. Molti di questi esempi – pensiamo all’Afghanistan - dimostrano come, nel mondo globalizzato, i destini “nostri” e “loro” siano intimamente legati.

Secondo noi, grazie alle opportunità offerte dalle economie di mercato, i problemi della povertà globale sarebbero facilmente risolvibili: il problema è la volontà politica di organizzarsi.

In questo senso, la Cooperazione allo Sviluppo non è solo gestione dell’emergenza umanitaria o della povertà estrema. È soprattutto strategia ed azioni per favorire lo sviluppo equilibrato del mondo, in modo sostenibile e coerente. È quindi anche cura dei nostri interessi, grazie a politiche eque e sostenibili.

Ma in questo noi italiani impegnati “sul campo” soffriamo da tempo per il malfunzionamento della nostra Cooperazione allo sviluppo: finanziamenti minimi, strutture precarie - orientate alla gestione caso per caso più che ad una strategia coerente –, competenze scarse e spesso umiliate. E nessuna produzione di cultura politica per lo sviluppo: l’Italia non è quasi mai in gradi di proporre una filosofia né misure concrete sui temi centrali dello sviluppo, quali commercio e investimenti, mutamenti climatici ed ambientali, brevetti e tecnologie, migrazioni, politiche sanitarie, diritto all’acqua, ecc.

Servirebbe una Agenzia per lo Sviluppo autonoma, a proprietà mista, con un management di qualità, in grado di (1) promuovere politiche economiche coerenti nei “tavoli interministeriali” del nostro governo; (2) rafforzare e valorizzare le sinergie fra esperti, associazioni, enti locali, governo, imprese, università; (3) mobilitare e coordinare la generosità degli italiani.

Questa è la riforma promessa e sempre dimenticata dai leader di sinistra del passato (Prodi compreso). Ma noi vogliamo credere in Te. Per dare una mano ai nostri fratelli poveri non serve “andare in Africa”: sarebbe più utile mettere le cose a posto qui da noi. Il regalo che Ti chiediamo quest’anno, dunque, è una Tua promessa sincera. Quando vincerai le elezioni, impegnati davvero per realizzare una moderna riforma della Cooperazione allo Sviluppo, assieme alle alte competenze del settore ansiose di contribuire a risolvere questi problemi.

Grazie per l’attenzione,

PierGiorgio Gawronski staffgawronski@gmail.com
Carlo Pietrobelli, c.pietrobelli@uniroma3.it