sabato 21 giugno 2008

L'Assemblea Nazionale del PD: noi all'opposizione!

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All'Assemblea Nazionale del P.D. ho sostenuto due cose. Primo, in Italia c'è una crisi democratica e della Costituzione (non attuata, disapplicata, violata) di cui il PD è corresponsabile. Questa crisi è anche una crisi dello Stato, e sta trascinando a fondo l'economia e il senso civico (la convivenza civile), aggravando le tensioni sociali. Il PD perde perché - dimentico che il 60% degli italiani ha bocciato con un referendum, nel 2006, il tentativo di stravolgere la Costituzione - non si fa carico di rilanciare un nuovo "patriottismo della Costituzione" e - con esso - le istituzioni.

Secondo, "riconoscere la sconfitta" significa innovare. Per fare ciò, sarebbero utili forze morali ed intellettuali fresche nel PD: il rapporto con l'Italia dei Valori va dunque coltivato fino a far entrare l'Idv nel PD, e il PD deve aprirsi al (le competenze del) la società civile. Il Segretario Generale deve raccogliere immediatamente la sfida politica e organizzativa della democrazia interna.

Inutile a dirsi, Veltroni ha parlato di tutti (Casini incluso) ma non una parola su Di Pietro. Quanto alla crisi democratica, la si denuncia, ma mai in senso autocritico; e - giocando sulle parole - la si riduce a una questione di governabilità. L'unica proposta del PD è: dare più poteri ai politici (al governo)!

Per questo io mi sento serenamente all'opposizione, nel PD.

20 commenti:

isabella ha detto...

Inutile cercare un capro espiatorio. Per naturale inclinazione, non mi è mai piaciuto prendermela con chi è in difficoltà, Veltroni in questo momento è in difficoltà, ergo non voglio accusare Veltroni. Penso che si trovi in una situazione difficilissima. Non credo nemmeno che sia tra i peggiori leader possibili del PD, anzi. Non ho mai condiviso il suo modo di affrontare i problemi, troppo incentrato sulla comunicazione, sull’apparenza, sulla forma, in definitiva sulla nuova RETORICA, anziché sulla reale sostanza delle cose, sistema che può andar bene a fini elettorali, ma poi, si sa, tutti i nodi vengono al pettine.
Tuttavia, adesso secondo me il problema non è tanto il leader (non ne vedo di migliori tra i papabili) o il numero legale, (la Finocchiaro dice che non ce era previsto) o il congresso (benvenga!) o che so io: la verità è che la situazione del pd non è rosea, né tantomeno trasparente. Al suo interno ci sono troppi politici consumati, un eufemismo per non dire che probabilmente ci sono persone corrotte, che hanno avuto per troppo tempo “le mani in pasta”. Altrimenti non ci sarebbero motivi per spiegare tanta diffidenza (o paura?) nei confronti di Di Pietro e della giustizia, e non parliamo di giustizialismo, per favore! Onestamente non credo che i problemi del Pd cose possano risolversi in modo rapido e indolore. Siamo in una grave crisi, ci vorrà tempo e fatica. Probabilmente dovremo vederne davvero delle belle ed il peggio non è ancora arrivato. Dunque giusto fare azione di stimolo verso il cambiamento, non vedo cos'altro si potrebbe fare.
Un’unica consolazione: quando si prende la scopa e si comincia a pulire il pavimento, all’inizio si solleva sempre un gran polverone! Questa frase, pronunciata ieri da un anziano fisico nucleare col quale avevo intavolato una interessante conversazione sulla attuale situazione e sul marcio della vita politica italiana è stata per me un’illuminazione! Penso che corrisponda alla verità.

Andrea Guerriero ha detto...

Benisimo Isabella, bisognerà rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, le resistenze al cambiamento sono molteplici difficili da estirpare, l'obiettivo è quello di coinvolgere tutti coloro che vogliono cambiare, per questo abbiamo costituito l'Associazione, in conclusione dobbiamo essere animosi ed ascoltare i bisogni della gente, essere credibili e disciplinati nelle nostre azioni altrimenti significa essere considerati come le decine di organizzazioni presenti nel panorama politico.

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Qui :

http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=53394&t=/speciali/assemblea08/documenti/dettaglio.htm

e qui:

http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/index.aspx?t=/speciali/assemblea08/documenti/indice.htm&gpl=48

trovate i sriassunti degli interventi all'Assemblea del PD... rigorosamente depurati di ogni polemica o critica al gruppo dirigente del PD!

A Roma un sacco di gente nel PD è arrabbiata per le prospettive cupe della prossima Assemblea Regionale del partito. Infatti, nonostante la clamorosa sconfitta elettorale al Comune, il solito gruppo di potere continua a riproporsi. E con i soliti metodi verticistici: riunione dei boss locali - veltroniani - che decidono il loro "candidato unico" (Morassut).

I Bindiani stasera decideranno di costituirsi in "corrente" nazionale. I Lettiani lo hanno già fatto, ora organizzano un (interessante?!) convegno a Piacenza il prossimo w.e.. Le loro proposte per Roma sono o di subire Morassut o di organizzare un voto a scheda bianca: il regolamento prevede infatti che se al terzo scrutinio nessuno ottiene la maggioranza degli aventi diritto, si va al le primarie (curioso regolamento).

Io osservo: ma possibile che la gente si lamenta sempre dei potenti, e poi non ha il coraggio di proporre una candidatura alternativa? Che la democrazia la aspetta per gentile concessione dal potere, invece di prendersela?

Io credo che dovremmo tutti noi (chi se la sente) andare a combattere nel Partito, e poi discutere fra noi, se vogliamo influire. Come ha fatto GianMario Nava a Torino, che è entrato nel coordinamento del suo circolo, battendo il candidato dell'establishment. Quanto a me, sto scrivendo un articolo per l'Unità per spiegare "le ragioni della nostra opposizione": la gente giustamente lo chiede a tutti quelli che criticano Veltroni; dice: "ma voi che proponete?"

Maurizio Rondina ha detto...

A proposito dell' assemblea nazionale:
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commento di MaurizioRondina inviato il 24 giugno 2008 su
http://partitodemocratico.gruppi.ilcannocchiale.it/?t=post&pid=1946656
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Veltroni dice ipocritamente nella relazione "Non una èlite di professionisti della politica, ma una comunità immersa nelle tensioni, nelle ansie, nelle speranze della società di cui è parte"... ma come si fa a dirle così grosse e spudorate e sperare di essere creduti.
Nella campagna elettorale ha detto con insistenza per un mese che il PD andava da solo, mentre tutta l' Italia sapeva che andava con Di Pietro e i Radicali, ha detto che era "nuovo" mentre tutta l' Italia sapeva che era nel PCI dagli anni settanta... come poteva pretendere il PD di vincere le elezioni, martellando gli elettori ogni giorno di queste due "bugie".

Ecco perchè Veltroni non è credibile, inizi a dare un esempio di coerenza con quanto dice, è lì nel partito dagli anni 70, come D' Alema e tanti altri, chi sono quindi se non proprio loro "l' elite di professionisti", lascino veramente il posto a persone più credibili e meno ipocrite, persone veramente "immerse nelle tensioni, nelle ansie, nelle speranze della società". In tutte le attività umane è previsto il "pensionamento", in tutti gli stati del mondo (vedi Blair, Aznar..) a un certo punto ci si ritira, solo in Italia si insegue il modello Andreotti del politico "a vita" dall' adolescenza alla morte.
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Iniziate anche voi, a postare interventi critici come questo, direttamente nel sito del PD, e poi anche nel Circolo locale.

Sono convinto che la base sia con noi.

Iniziate anche voi a inviare proposte ai gruppi parlamentari di IdV, decisamente più sensibili a certe tematiche, come ho fatto i giorni scorsi con questa mail:


----- Original Message -----
From: Maurizio Rondina
To: staffgawronski@gmail.com
Cc: dipietro@antoniodipietro.it ; MASSIMODONADI@LIBERO.IT ; DONADI_M@CAMERA.IT ; IDV_SEGRETERIA@CAMERA.IT ; ORGANIZZAZIONE@ITALIADEIVALORI.IT ; FBELISA@TIN.IT ; FELICE.BELISARIO@SENATO.IT
Sent: Tuesday, June 17, 2008 1:12 PM
Subject: Erodere la casta


caro Piergiorgio, alla prossima assemblea nazionale del PD, invece di proporre come hai fatto in passato che il 50% degli organi del PD (e delle candidature) siano composti da persone qualificate e competenti della società civile, cosa che non passerà mai, prova a proporre che, come avviene in tutti le attività umane, dopo un certo numero di anni, si debba essere collocati a riposo.

Ti esemplifico una possibile norma di legge, in un unico semplice articolo:

Non può più ricoprire alcun incarico di partito, ne politico nella pubblica amministrazione, chi ha ricoperto già in passato cariche o incarichi politici, per la durata complessiva di 25 anni. Dopo quel limite si può solo tornare a fare militanza di base, e si è ineleggibili. Nel computo dei 25 anni, vengono inclusi le cariche elettive (dal parlamentare al consigliere di circoscrizione, comunale, provinciale, regionale, e sue emanazoni come comunita montane, ambiti territoriali, consorzi di bonifica, ecc.) e nominative in caso di partecipazione non elettiva (assessori, sottosegretari, consulenti, vice-ministri, portaborse, ecc.)

Se poi gli anni non sono 25 ma 30 poco male, il concetto che deve passare è che l' appartenenza alla casta non è a vita, e che deve essere fisiologico il ricambio, come avviene in tutte le attività umane. Vedrai che a quel punto ci sarà automaticamente spazio anche per le persone competenti e qualificate della societa civile.

Questa cosa potrebbe essere anche oggetto di una proposta di legge popolare, o ancor meglio parlamentare, grazie agli amici deputati e senatori "eletti" nelle liste di IDV particolarmente sensibili al tema della "casta", e che per questo metto in cc.
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stefania.bogo ha detto...

Come gli organi del corpo umano, se non utilizzati, si atrofizzano, così l' abbandono della pratica, dello studio e della divulgazione del vero valore della nostra costituizione (che è quello di fare degli italiani cittadini liberi, eguali e partecipi)ha portato ad ottenere una maggioranza di disillusi, pronti a lasciar abbattere e deformare le proprie istituzioni democratiche in cambio del simulacro di un po' di sicurezza e di benessere in più.
In questo clima, il PD non parla con chiarezza e finisce per essere connivente. Certo che c'è bisogno di più democrazia, ma bisognerebbe anche saper essere chiari con i cittadini sui pericoli delle troppe deleghe ai "salvatori della patria": diamo per scontato di avere molto spazio di movimento, fino al giorno in cui ci accorgiamo improvvisamente che qualcuno, chissà quando, ci ha incastrato. In questo senso, non avrei troppa fretta di amalgamare Di Pietro, unica voce di vera e piuttosto lucida opposizione, in un partito che tende a soffocare la voci libere. Buon lavoro...

Unknown ha detto...

Rimasi colpita tempo fa - mentre guardavo in televisione il film "Paolo Borsellino" - dall'affermazione di un agente della scorta del giudice siciliano, che - per denunciare l'indifferenza delle "alte cariche" dello Stato nei confronti dei giudici e di tutti coloro che per difendere la giustizia hanno pagato con la propria vita - si esprimeva con queste parole, brevi ma intense: "Loro parlano, e intanto noi moriamo". Loro da intendersi come lo Stato, i politici, le istituzioni (almeno questa è l'interpretazione che ho voluto dargli). Ora, perchè dico questo? Perchè gli attuali politici non sanno far altro che
ostentare le loro abilità oratorie, lo stile apparentemente umile con cui si rivolgono alla gente comune (o meno abbiente) - pur non condividendone gli stessi problemi, le stesse piaghe che soggiacciono al tessuto della loro vita, della loro anima - ingannandola, facendole credere di poter cambiare l'attuale organismo
politico, magari aumentando loro
gli stipendi, concedendo agevolazioni a chi ne ha realmente
bisogno, tagliando gli stipendi dei parlamentari e talune spese pubbliche a dir poco inutili.
Insomma, la verità è la stessa che ritroviamo nelle parole del poliziotto (benchè non trascritte alla lettera): i politici, si, i democratici, parlano, ma intanto il cittadino muore - pur restando in vita - perchè abbandonato a se stesso, alle difficoltà che affaticano la sua lena; sottoposto al "ruotare" dispettoso della Fortuna, che molto spesso si arresta nel posto sbagliato, favorendo a sua volta persone sbagliate. Voglio poter credere che prima o poi la ruota giri a favore di chi ha fede negli unici valori per cui vale la pena combattere: la democrazia, la giustizia, la LIBERTA'.
Bisogna aver coraggio, ma chi non lo ha muore ogni giorno, strangolato dalle false verità, e dalle illusioni che NOI cercheremo di abbattere con i fatti, e non solo con le parole. Spero che l'Associazione serva a questo.
Silvia C.

isabella ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
isabella ha detto...

Scusate, il mio computer fa strane cose.
Però volevo dire a Maurizio che nel Pd c'è, purtroppo, molto, ma molto di peggio del PC degli anni 70. Ci sono anche rimasugli di alcune correnti della DC degli anni 70. Ex sbardelliani per esempio (ricordate Sbardella detto Squalo di cui ci parla anche Sorrentino ne "Il divo"?) . Non so se rendo l'idea. E posso io, Piergiorgio, con la mia rigidità morale, aderire ad un partito in cui sono presenti, ed anche con incarichi rilevanti, individui del genere?

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Isabella: credo che non siamo noi a scegliere i tempi in cui viviamo, né i compagni di partito. Noi scegliamo solo il nostro comportamento e la qualità del nostro contributo. Non mi pare che nel PD ci siano molti squali, piuttosto un ceto politico "protetto" dalle barriere all'ingresso, dalla concorrenza, e quindi poco stimoilato a d alzare la qualità della offerta politica.

Chi è "staffgawronski2"? Prego firmare i contributi.

Credibilità: mi pare che Rondina ha centrato il cuore del problema del PD. E noi cosa vogliamo e poossiamo fare nel PD, per il nostro paese?

Carlo ha detto...

Vi linko questo :
http://pdobama.ning.com/forum/topic/show?id=2003916%3ATopic%3A53102&page=12&commentId=2003916%3AComment%3A53905&x=
1#2003916Comment53905
Copiatelo tutto e andate a verificare. Si tratta di un dibattito sviluppato nel circolo Obama. La questione della legalità interna al PD è per me aperta.

Carlo

isabella ha detto...

Ma io, caro Piergiorgio, non ho detto che nel pd ci sono squali, anche perché credo che le persone a cui mi riferisco neppure sarebbero capaci di esserlo. Ho detto che c’è gente che è cresciuta politicamente all’ombra dello Squalo. Non voglio fare nomi su questo blog, non mi sembra corretto nei tuoi confronti. Però ho avuto modo di vedere l’uso spregiudicato che alcuni di questi soggetti hanno fatto delle istituzioni a fini del tutto personalistici e con un’arroganza pari soltanto alla loro vacuità. E se io con la mia limitata esperienza ne ho potuti conoscere un paio che ora sono deputati del pd, penso che non saranno certo gli unici e chissà quanti altri della stessa specie ce ne saranno! Tu, ed anche Carlo, mi dite che occorre entrare nel Pd per combattere dall’interno i meccanismi di selezione, ed io penso che abbiate pure ragione, ma come fare se a malapena sono riuscita a votare per il Pd e per giunta (passatemi il termine) con il voltastomaco? Pd or not Pd / this is the problem!

isabella ha detto...

Martedì 8 luglio ore 18. A Piazza Navona con Di Pietro. Ci sarò a qualunque costo! Dovremmo mobilitarci tutti per combattere un provvedimento che pone il presidente del consiglio al di sopra di ogni umana legge, sancendone l'assoluta impunità.
Mentre stanno minando la democrazia, imbavagliando la stampa, legando le mani ai giudici, c'è ancora qualcuno che preferisce aspettare l'autunno?

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Cara Isabella, i nomi falli pure, il ns stile è quello di parlar chiaro, ovviamente assumendoci le ns responsabilità. Quanto alla Manifestazione di Di Pietro, ci andiamo!? E come? Con un nostro volantino?

Unknown ha detto...

Anch'io voglio esserci!
Di Pietro merita tutto il nostro appoggio in questa manifestazione.
E' l'unico uomo politico che sa parlar chiaro, ed essere concreto.
Un saluto a tutti,
Silvia C.

Maurizio Rondina ha detto...

Non c'è solo Di Pietro che parla chiaro.. vedetevi questi 14 anni di storia in 28 minuti:

http://it.youtube.com/watch?v=3dYwRpDdQgc

E' Travaglio, un altro che parla chiaro e non ha paura di fare nomi.

Ben venga la partecipazione a Piazza Navona, anche senza volantini aggiuntivi...

Per me occorre muoversi su 2 fronti, l' opposizione interna nel PD (a partire dai circoli locali), e la partecipazione attiva nell' IDV, anche solo come presenza.

Prendiamo pure 2 tessere se necessario, ma portiamo in quelle sedi l' informazione corretta (in IDV probabilmente c'è gia, ma la base del PD, quella dei circoli, sa ben poco, se non l' informazione da fonti "pilotate" ovvero quasi tutte... scommetto che i 28 minuti del video di cui sopra, in TV a reti unificate sarebbero molto più efficaci di 10 porta a porta... anche nei confronti del popolo del centro-destra.

isabella ha detto...

Caro Piergiorgio, cara Silvia, caro Maurizio, allora per l’8 luglio saremo un gruppetto di “coraggiosi”. Io sono impegnata col lavoro in una riunione a Palazzo Valentini fino alle 17, ma sono vicino alla sede della manifestazione, ed ho già comunicato che voglio assolutamente andare, dunque non mancherò, anzi spero di coinvolgere qualche collega.
Per i volantini possiamo organizzarci. Potremmo fotocopiarne e portarne un po’ per uno. L’importante è avere il TESTO in tempo utile.
Ti ringrazio, Piergiorgio, perché dici che lo stile di questo blog è quello di parlar chiaro. Io ho il difetto di parlare sempre troppo, il che - ho imparato - non paga affatto, allora cerco di contenermi almeno nello scrivere, a mente fredda. Non mancherò, anche perché penso che la gente del pd deve sapere con chi ha a che fare per potersi dare una regolata, e tutti noi dovremmo dire ciò che sappiamo, nel male come anche nel bene.

Amerigo Rutigliano ha detto...

Quattro Moschettieri, se accettate, vi darò una mano.
Questo è un testo, fotocopiatelo ...o lavorateci sopra, fate voi. Non mi ringraziate - Bye
Io sarò con i deputati di IDV.
----------------------------------- E' un momento cruciale per il nostro Paese, sono a rischio la democrazia e il futuro economico e sociale degli italiani. E proprio per questo, tutta l'opposizione deve essere unita e bloccare la deriva di chi abusa del proprio ruolo al fine di tutelare solo gli interessi personali.

La democrazia non si baratta ma si difende in ogni sede e con tutte le energie. Questo non è il momento di soffermarsi a riflettere, né di rimandare a tempi che verranno. E' il momento di chiamare a raccolta i cittadini, di scendere in piazza, perché domani sarà sempre troppo tardi. Non possiamo attendere inermi che i provvedimenti 'salvapremier' e tutte le disposizioni vergogna divengano legge, pur essendo l'unico esito possibile, a fronte dei numeri schiaccianti che questa maggioranza ha in Parlamento. Per questo bisogna assumersi la responsabilità, dare la parola ai cittadini e spiegare loro quello che sta accadendo.

L'8 luglio OFFICINA SOCIALE sarà a piazza Navona per manifestare e sarà senza bandiere, insieme a tante altre forze politiche, associazioni, comitati e liberi cittadini. Siamo stati chiamati ed abbiamo risposto. E chiediamo anche al Pd di esserci, di partecipare e di non alzare steccati. La difesa della libertà e della democrazia non ha colore, né bandiere, ha solo la forza delle idee e il coraggio di non tirarsi indietro. Il Paese ha bisogno di un'opposizione unita, coesa e senza nessuno che rivendichi una sterile primogenitura.

Anche per questo OFFICINA SOCIALE sarà con il Pd in piazza in autunno, per denunciare l'emergenza sociale, democratica ed economica, affiancandolo in quella azione di protesta e di proposta al Paese.

OFFICINA SOCIALE

Unknown ha detto...

Concordo Maurizio!
Anche Marco Travaglio è un giornalista coraggioso, perchè è pronto a scontrarsi con chiunque, pur di vedere affermate la giustizia e la verità.
Ps: Cara Isabella, leggo sempre con grande interesse i tuoi commenti. Non è un difetto parlar troppo, anzi. E comunque, anche quando dai giudizi "severi" (che condivido a pieno) sullo stato attuale del Pd, lo fai sempre con grande stile ed educazione.
Ciao,
Silvia C.

isabella ha detto...

Grazie Silvia per le tue gentili parole.
Sapete che l'8 alle 18 a Piazza del Pantheon, e dunque in aperta dissociazione da Di Pietro, manifesteranno anche Furio Colombo, Umberto Eco, Flores D'Arcais, con i girotondini e altri che secondo me ci tengono a presentarsi come gli intellettuali della situazione ? Sinceramente mi dà fastidio questo voler creare ulteriori spaccature, come se la situazione non fosse già grave abbastanza. Bah!
Inoltre questi approcci con Casini!!!Boh!! Ma dove va questo PD??
Comunque volevo dire a Piergiorgio che per l'8, secondo me, potremmo utilizzare a mo' di volantino la lettera di intenti dell'Associazione, magari abbreviata - in realtà potrebbe bastare la prima parte, aggiungendo,in pochissime parole, la ragione che ci spinge ad appoggiare la battaglia di DI Pietro. Non vi sembra una buona occasione per divulgarla, oppure pensate che non sia opportuno?

isabella ha detto...

No, scusate, pardon , ho detto una sciocchezza, la manifestazione è UNICA, per fortuna!!! Mi era arrivato un invito via mail con l'indirizzo al Pantheon.