giovedì 29 gennaio 2009

La Conferenza Programmatica del PD


Stasera una nostra delegazione di alto livello ha incontrato il sen. Goffredo Bettini, coordinatore della Conferenza Programmatica prevista per metà Aprile. Ne è emerso quanto segue.

La Conferenza si concentrerà su tre grandi temi:
(1) Le ricette contro la crisi economica, e la ricerca di un nuovo modello di sviluppo (crescita; giustizia sociale; e politiche orientate al lungo termine);
(2) La dimensione Europea delle politiche;
(3) La Crisi Democratica in Italia (Riforma della giustizia e squilibri fra i poteri; Funzionamento delle istituzioni; Riforma elettorale e bipolarismo; la crisi democratica nei partiti, compreso il PD: cosa vuol dire fare "un partito nuovo"? Ecc.).
La Conferenza inizierà un venerdì mattina con 5 o 6 grandi gruppi di lavoro - in pratica delle vere assemblee -, continuerà il pomeriggio con le relazioni in aula dei relatori e il dibattito in plenaria, e si concluderà sabato mattino con la relazione finale di Veltroni, che presenterà la proposta del PD al paese.
La fase di preparazione inizierà all'incirca a fine febbraio, con una discussione in Direzione Nazionale di un documento preliminare di base, che verrà poi inviato per la discussione ai circoli e quindi alle Assemblee Regionali del partito. Chi ha delle proposte da avanzare cominci a prepararle.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Personalmente reputo di primaria importanza la riforma della giustizia. Vorrei che si discutesse sulla possibilità di apportare nuove modifiche ad alcune leggi che, attualmente, non prevedono pene severe (e giuste) a reati di violenza sessuale contro le donne. L'uomo, che il più delle volte desidera avere una donna senza il suo consenso - violando il valore del suo corpo e della sua anima -, deve essere punito senza attenuanti, senza sconti per l'atto ignobile commesso.
Spero che si dia priorità ad una questione così importante; e che il mondo intero faccia qualcosa affinchè uomini vigliacchi e senza cuore possano pagare per tutto il dolore arrecato a donne innocenti, o forse colpevoli di essere donne.
Silvia C.

Anonimo ha detto...

SOno daccordo e lo voglio dire perché non è giusto che questa questione la sollevino sempre le donne. Anche noi maschietti ci sentiamo feriti da questi episodi sconvolgenti. La battaglia contro la violenza sessuale è anche la nostra
PierGiorgio

Marco Wong ha detto...

per me sono due diversi livelli di intervento.
Il primo è sul funzionamento della giustizia.
Le pene, adeguate o meno che siano, al momento sono tutte e comunque rese inefficaci dal malfunzionamento delle strutture che dovrebbero amministrare la giustizia.
L'altro livello di intervento sui vari temi specifici.
Riguardo la violenza sulle donne aggiungerei che l'aspetto punitivo e repressivo è solo una parte della soluzione.
C'è anche molto da fare a livello culturale per contrastare per esempio i fenomeni del branco giovanile che possono incoraggiare gli stupri di gruppo, lavorare sulle azioni propositive che combattano tutto ciò che contribuisce a creare la cultura della violenza. Sono questi dei compiti da affidare al ministero della educazione e a quello delle pari opportunità che però hanno però ridotto tale azione propositiva.

Anonimo ha detto...

Credo che il punto centrale sia l'education. Se lo stato investe in modo serio si prevengono molti fatti delittuosi, si previene il razzismo, si previene la svolta antidemocratica attualmente in corso (allontanare i cittadini dalla politica, farla sentire "sporca" e' il preludio di ogni svolta autoritaria). La legalita' e' importante, ma a lungo termine l'education ancora di piu' (almeno cosi' la penso io)
Vincenzo Vespri

Unknown ha detto...

Vorrei ringraziare PierGiorgio delle belle parole, e scusarmi per il tono un pò duro del mio messaggio. La questione dell'educazione è altrettanto importante; ma ci sono dei valori che non si possono insegnare, soprattutto perchè non verrebbero colti nel modo giusto da individui improbi, che agiscono esclusivamente per danaro o per arrecare danno al prossimo. Ogni forma di violenza va punita aspramente; soltanto questo può scongiurare il ripetersi di atti crudeli, e al contempo generare nel colpevole una qualsivòglia forma di riflessione o pentimento.
Silvia C.

Anonimo ha detto...

Penso di essere daccordo con quanto ha detto silvia su una maggior severita'delle pene per i reati contro le donne e non sono tanto daccordo con chi propone soluzioni di prevenzione basate sull'educazione.Prendete i 4 di gudonia.. pensate veramente che qualche ora dentro un freddo consultorio a parlare con uno psicolgo svogliato possa discentivarli a ricommettere gli stessi errori? Pensate che fargli imparare a memoria qualche legge basti per non fargli cadere di nuovo in tentazione? Il mio discorso vale per qualsiasi persona..di qualsiasi entia..ma mi accorgo che da dieci anni a sta parte in Italia i reati di stupro avvengono sempre dalla stessa parte.
Gandalf