sabato 29 settembre 2007

Birmania mia

Ieri l'altro sono stato al sit-in organizzato da Amnesty davanti all'Ambasciata del Myanmar. C'era una atmosfera di grande raccoglimento. Anche un bel po' di giovani. Quando la manifestazione è stata dichiarata conclusa, in almeno cento siamo rimasti lì per ancora venti minuti, a parlare, tranquilli. L'atmosfera era mite, quasi di rassegnazione. Ma queste dittature sono un pericolo per l'Umanità: la giunta stava tentando negli ultimi mesi di avviare un programma nucleare... Credo che dovremmo sostenere Amnesty, iscriverci, perché fanno ovunque e in maniera imparziale una grande difesa di quelli che lottano per la libertà.

2 commenti:

maurob ha detto...

Il lavoro di Amnesty è indiscutibilmente buono.
Con il tempo è riuscito a raccogliere la fiducia di diverse persone e con le sue campagne qualcosa ha cambiato.
Sicuramente molto positivo come movimento.

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Per scongiurare il ripetersi del bagno di sangue del 1988, quando furono
uccise circa 3000 persone, Amnesty International ha lanciato un appello
alle autorità di Myanmar chiedendo loro di mettere fine alle repressioni
contro i dimostranti pacifici e garantire il rispetto del diritto di
manifestazione.

ANCHE TU PUOI FARE QUALCOSA DI IMPORTANTE!

FIRMA L'APPELLO ON-LINE A QUESTO INDIRIZZO:
http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Myanmar