mercoledì 16 gennaio 2008

In TV, "piaggeria" non fa rima con "democrazia"

Dimissioni di Mastella; arresti domiciliari per sua moglie. “Giustizia ad orologeria”, “giustizialismo”, “magistratura politicizzata”, “attacco alle istituzioni”, “frange estremiste della magistratura”, “emergenza democratica”, “gravita’ inaudita”, “congiure”. Tutto il repertorio retorico delle polemiche che da sempre accompagnano le indagini su personaggi eccellenti viene squadernato dai TG Raiset. Spazi e “minutaggi” imbarazzanti concessi a tutte le critiche contro i magistrati, e appena qualche secondo a chi osa dissentire. Nessuno spazio per l’opinione dei cittadini comuni (che vengono intervistati per strada solo quando si tratta di questioni cruciali come il cenone di Natale, i saldi di fine stagione, i flirt di qualche subrette o magari di calcio mercato).

Ma la sensazione piu’ avvilente per chi guardava i TG era la quasi totale assenza di informazioni obiettive sul merito della questione. Venivano riportate solo le dichiarazioni degli avvocati difensori. Si è trattato solo di una “sfuriata” della augusta consorte contro il direttore di un ospedale: “non concussione”, ha minimizzato il legale, senza spiegare (e senza che nessun giornalista si permettesse di chiedere) a che titolo la signora si possa sfuriare contro un dipendente pubblico; come se fosse un servitore maldestro. Forse la signora considera gli ospedali campani come sua proprietà?

Quindi i telespettatori sono stati bombardati da tutte le possibili argomentazioni difensive (piu’ o meno speciose) senza che nessuno si curasse di spiegare ad esempio perché il prefetto di Benevento è stato sospeso dai magistrati, o quali sono le accuse specifiche mosse ai consiglieri regionali dell’UDEUR. Un piccolo esempio di come si uccide la coscienza civile di un paese e la capacita’ di giudizio dell’opinione pubblica. Un grande esempio di “piangeria” come direbbe Sacca’ a Berlusconi.
Fabio Scacciavillani
Coordinatore Campagna elettorale Liste Gawronski

1 commento:

Andrea Guerriero ha detto...

Caro Fabio,
le TV di Stato e quelle berlusconiane hanno sempre dato dimostrazione di un becero manutengolismo nei confronti dei componenti della "CASTA" inquisiti, disegnando come "martiri", i "poveri" accusati ed i loro complici. La palude della disinformazione deve essere combattuta ed eliminata per un effettivo esercizio della democrazia nel nostro Paese.
A presto.
Andrea