lunedì 14 aprile 2008

Le ragioni di una sconfitta

La sconfitta è dolorosa; avremo tempo per valutarne le conseguenze. Ora è importante capire le cause. Perché... La sconfitta riapre i giochi nel PD: è ormai ovvio che bisogna avere il coraggio di cambiare. Ma da dove bisogna cominciare? Perché il centrosinistra ha perso? Proviamo a a dirlo con un telegramma.
.
"Mancanza di credibilità della classe dirigente del PD di fronte al suo elettorato".

Ma su cosa? Io dico:

"Poco senso della democrazia, delle istituzioni, della competenza, e della meritocrazia".

(NB: Di Pietro, infatti, ha vinto perché non ha promesso mance a tutti, ma infrastrutture, giustizia, legalità: beni pubblici indivisibili, uno Stato che funzioni). Se queste sono le cause, nel PD bisogna cambiare
- le regole interne che producono la sua classe dirigente (introdurre regole veramente democratiche e aperte ai cittadini, prevedere una riserva del 50% di candidature di alto profilo qualitativo, esterne al partito, no ai conflitti di interesse nel senso anche che chi sceglie i candidati non può candidare se stesso o i suoi prossimi collaboratori e parenti)
- la organizzazione interna, che produce i programmi e le sintesi politiche del PD (creare organismi stabili di "teste pensanti" che ruotano, e che progettano le riforme da offrire al paese, sotto tutti i profili, politico, tecnico, finanziario).
.
Insomma, per me la credibilità si ottiene con la qualità. Che altro?

23 commenti:

isabella ha detto...

Caro Piergiorgio,
sei troppo buono,
non credo che le cause della sconfitta vadano rintracciate "solo" nella mancanza di credibilità della dirigenza del PD, che pure è una delle più evidenti.
Che dire del massimalismo della sinistra arcobaleno, che per la campagna elettorale ha tirato fuori dal cassetto della nonna slogan che potevano andar bene 50 anni fa? Sono stati puniti.
E che cosa di tutti coloro che hanno deciso di astenersi? Il guaio è che ci andremo di mezzo tutti.
Io non riesco a rassegnarmi a cinque anni di pantomima berlusconiana :-((

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Caro PierGiorgio, non credo che il Pd abbia perso per ragioni di poca credibilità o incisività del suo programma politico. Penso soltanto che per molti italiani il Partito democratico rappresenti il retaggio del Governo Prodi (che - ed è opinio comune - ha lasciato più ricordi negativi che positivi). Pertanto hanno deciso di cambiare rotta e votare Berlusconi. Ora, evitando inutili sfoghi per la 'sconfitta' subita; spero che il nuovo Governo s'impegni a far qualcosa di buono per tutti coloro che, nel bene e nel male, sono ancora orgogliosi di essere ITALIANI.
Silvia C.

Maurizio Rondina ha detto...

Confermo appieno:
"Totale mancanza di credibilità della classe dirigente del PD di fronte al suo elettorato, ed al paese". Si sono affermate continuamente ed ostinatamente cose palesemente non vere, anche e soprattutto semplici, evidenti, e sotto gli occhi di tutti, e queste sono cose che si pagano.
Putroppo a giudicare dalle prime dichiarazioni di Veltroni, lui sembra addirittura soddisfatto... figuriamoci se fa autocritica, passi indietro e men che meno aperture alle proposte di cambiamento che fai e che sottoscrivo parola per parola.

Non farti toppe illusioni e informati sulla "tipologia" del personaggio con cui abbiamo a che fare (vedi dichiarazioni pubbliche dello stesso D'Alema a proposito del Veltroni "buonista").

Carlo ha detto...

Potremmo scrivere un saggio corposo sulle ragioni della sconfitta politica pidiessina e della vittoria, per me annunciata, della PDL alleata della Lega. Intanto caro Maurizio, Piergiorgio dice "mancanza" e non "totale mancanza" il che è un accento che cerca di tirare la realtà dalla parte della tua valutazione. Le analisi devono essere obbiettive e non bisogna sovrapporre il proprio credo alla nuda espressione dei fatti. Se ci fosse stata una "totale mancanza" come tu giudichi non penso che il PD sarebbe stato beneficiato di quei suffragi. A me risulta che in termini assoluti il PD ha guadagnato rispetto al 2006 (Ulivo). L'esperimento PD tiene e concorre a ristrutturare l'universo politico in una direzione più fortemente bi-polare (non bi-partitica) ma ciò non vuol dire tacere sui suoi limiti e mancanze. Tornando però sui dati di fondo a me pare che gli elementi più caratterizzanti, a parte la questione PD, siano 1) la persistenza di Berlusconi 2) la ripresa della Lega 3) l'eclisse della sinistra radicale.
Per quanto mi concerne il giudizio su questi fattori va dato in relazione alla crisi italiana e alle linee di risposta da questi proposta. Avremo occasione in futuro per parlarne.

Carlo Lavalle

Andrea Guerriero ha detto...

La vittoria berlusconiana era prevista, la macchina propagandistica del PdL ha "lavorato" sui temi del fisco esoso, costo della vita, lavoro, "monnezza" di Napoli, addebitando il tutto a Prodi e rappresentando il PD come suo erede. Veltroni ha cercato di presentare il PD come entità nuova, attraverso un "maquillage" che, purtroppo, non è servito a niente.Se il PD aspira ad essere il partito del cambiamento, laburista e di stampo europeo, dovrà rigenerarsi dal suo interno, collocando in "quiescenza" l'attuale NOMENKLATURA.
Andrea

Amerigo Rutigliano ha detto...

La frase "Ognuno ha quel che si merita!" rispetto alla classe politica che ci rappresenta ha un fondo di verità in quanto la politica di solito è il riflesso anche della società, altrimenti di che democrazia parliamo, ma credo debba essere ripudiata nel caso italiano almeno quanto la guerra.

Ognuno di noi ha delle responsabilità verso i giovani ed il futuro, ognuno di noi deve aspirare all'attuazione oltre che dei principi democratici, di quelli meritocratici, non possiamo e dobbiamo ridurre tutto al fatto che se al potere ci va un certo modello di personaggio con quel particolare stile allore vuol dire che noi tutti siamo come chi ci governa, così non andiamo da nessuna parte, nessuna prospettiva può nascere seguendo e sposando questa riflessione.

In fondo in ognuno di noi campeggia sia il bene che il male, e di solito il male è meno faticoso da mettere in pratica, annoia di meno e non pretende granché, per cui non bisogna stupirsi se poi Berlusconi torna a vincere ogni volta come se non avesse mai governato, perché in molti degli italiani, forse in ogni uomo, campeggia un Berlusconi, non c'è niente da fare, e non lo associo per forza al male, bisogna poi scegliere se far prevalere quel tipo di atteggiamento, di scelte quotidiane o trovare ispirazioni in altri modelli. Il problema è individuare altri modelli, ma quali sono gli altri modelli per la maggioranza delle persone? Non i libri evidentemente, non la varietà del pensiero. La TV forse, quella di Berlusconi magari. I telegiornali che parlano solo di violenza, aumento dei prezzi ed extra-comunitari e caso strano la Lega conquista addirittura il voto della sinistra arcobaleno forzando la mano su questi argomenti.

Il sistema socio-culturale italiano gioca tutto a favore di Berlusconi, la mossa del PD di andare da solo arriva purtroppo in ritardo di due anni, altrimenti ci sarebbe stata la possibilità di archiviare Berlusconi che ricordiamo che disse pure alla vigilia delle elezioni del 2006 che se avesse perso non si sarebbe più ricandidato, ed infatti affermò successivamente che quell'elezioni a causa dei brogli non solo non erano state perse ma addirittura il centro-destra le aveva vinte.

Credo si debba dunque odiare e ripudiare la frase "ognuno ha quel che si merita," perché in quell'ognuno si trovano persone che lavorano, di giorno, di notte, si svegliano all'alba magari, in quell'ognuno ci sono gli anziani che ora rubano ai supermercati perché diventati velocemente poveri senza rendersene conto, lavoratori che si spaccano la schiena e che magari non vanno più al bar a prendere il caffé, o quei trentenni che fanno ricerca con 800 euro al mese.

Quel tipo di ognuno va a votare sperando che qualcuno possa andare incontro alle loro esigenze, risolvere almeno una piccola parte dei loro drammi, ne più ne meno, vota e torna poi alla vita di tutti i giorni. E credo che Berlusconi sia stato votato pure da persone di questo tipo, è vero che l'alta scolarizzazione allontana da Berlusconi ma ad imperare è la cultura mediocre, tipica e semplicistica della televisione per cui i risultati sono prevedibili e a quanto pare vita eterna per Berlusconi.

Amerigo Rutigliano ha detto...

Ora, veniamo a noi.

Intervengo, perchè sono stato ripetutamente nominato e criticato, circa la mia scelta, di non votare. Se aveste letto con attenzione i miei post pubblicati anche su questo sito, avreste compreso ...molte cose, sareste intervenuti, magari per solo per capire, o per farvi spiegare il perchè di tale scelta; criticare ora come fate voi, dimostra ancora di più, i motivi per cui il PD ha perso, se i miei interventi appaiono orticanti, significa che colpiscono..

Sin dalla chiusura dei congressi di DS e Margherita, iniziai a contestare il progetto di costruzione del partito democratico a causa della sua ambiguità; in realtà una fusione a freddo di due partiti, due aziende pagate con il denaro pubblico, che si consorziavano, con a capo un uomo, che si professava nuovo, nonostante i suoi quarant' anni spesi in politica, e un comitato d'amministrazione, sempre lo stesso, ancor prima dell'abbattimento del muro di Berlino, molti di loro...antichi porta borse del " Migliore". Si affrettò la nascita partito democratico, a causa di certe problematiche di tipo giudiziario, che interessavano la stessa nomenclatura dei DS, occorreva archiviare, far dimenticare le disavventure relative alle scalate, la batosta ricevuta alle elezioni amministrative, archiviare il governo Prodi, tanto contestato , ma assolutamente non compreso, insomma, Veltroni, indossò l'abito del becchino, e preparò il funerale non solo del predidente del consiglio, ma anche, della sinistra radicale, quindi strombazzando di voler correre da solo, diede inizio alla demolizione dell'Unione, cosa che avvenne, la sinistra, tentò di parare il colpo, convergendo nel progetto Arcobaleno, i radicali,per loro conto accettarono le direttive bettiniane, svendendo la loro cultura per un piatto di lenticchie,Di Pietro, usò altri armi a lui congeniali e si accomodò sulla tolda della zattera PD, il resto è storia....dei nostri giorni.

Veltroni e il suo buonismo, non ha cambiato nulla, nemmeno in relazione ai flussi elettorali, tanto è vero che, la differenza tra la somma dell'Ulivo e il Pd è di soli 160.000 preferenze, il Pd perde nel nord, perde nel sud, perde anche nel centro,a Roma, ritenuto il " Kark des Chavaliers " della sinistra, Rutelli andrà al ballottaggio, ora, cerca il sostegno dell'UDC, forse vincerà, ma male, il reuccio è ritenuto dai romani, un brodino riscaldato.

In queste elezioni, gli italiani, hanno compreso che il paese aveva bisogno di voltare pagina, farla finita con la frammentazione politica e mandare a casa molti piccoli leader della sinistra, che con i loro ostinati dissenzi su tutto, hanno contribuito e non poco a mettere in ginocchio il paese, ora, finalmente, mandati a casa, rifletteranno sui loro errori, e magari adranno a fare la spesa nei super mercati come tutti noi, persone normali.
Per mesi, in dibattiti pubblici, articoli sui giornali, scrivendo su blog nazionali ed europei, telefonando, mi sono adoperato per quanto mi riguarda, ad informare le persone, spiegare, la politica italiana e tutta la sua difformità, a differenza delle altre democrazie europee, spiegare che era necessario girare pagina, spiegare che occorreva avviarsi verso un sistema bipartitico, due sole scelte, come la notte e il giorno, il rosso e il nero, il PD e il PDL, riformisti magari anche liberali, contro conservatori liberali, questo è quindi il motivo principe del mio dissenso, che non è solo il mio ma di milioni di persone, un dissenso, che non ha influito minimamente sul PD, che sapeva sin dall'inizio di perdere, forse non così male, perchè quel che è accaduto è un terremoto che ricadrà su tutta la sinistra nei prossimi mesi.

Infine due parole sull'assocazione denominata " il coraggio di cambiare" ideata da Gawroski.

Piergiorgio, cambiare cosa..? i giochi sono fatti e tu non ne hai fatto parte, devi scusarmi se sono rude con te, ma io dico sempre la verità anche se scomoda.
Il PD non ti ha nemmeno candidato, dato la responsabilità di un forum come tu chiedevi, non ti ha dato nulla, ad eccezione di un libercolo firmato da Bettini, uomo abominevole, buono per la Thailandia.

Gli italiani, hanno mandato a casa, partiti politici, presenti in parlamento da un secolo, e tu vuoi ancora giocare con il coraggio di cambiare...Gli italiani, hanno cambiato tutto con queste elezioni.
Torno a ripeterlo per l'ennesima volta. Per chi è interessato a fare qualcosa di utile politicamente e socialmente, l'unico progetto funzionale e quello di scopo, in grado di saper dialogare con tutti, poi, con il tempo, se il progetto sarà credibile, crescerà.

Mi auguro di aver dato risposte a chi ha criticato la mia scelta, dettata, in virtù di un interesse generale, e le risultanze mi hanno dato ragione, e a voi sembra... torto.

Unknown ha detto...

Nella vita non si può vincere sempre. Ammiro chi ha il coraggio di mettersi in gioco, continuando a portare avanti con convinzione, dedizione e grande forza d'animo i propri obiettivi. Se in Italia le cose non cambiano è perchè non si ha (ancora) il coraggio di cambiare. L'associazione, se non altro, unirà le menti e i cuori di chi condivide le stesse idee, e di chi intende procedere 'à rèbours' rispetto la linea politica che si è ormai ben definita.
Silvia C.

isabella ha detto...

Amerigo,
Però scusa, tu sei troppo pessimista!
A me adesso, vista la gravità della situazione, sembra proprio giunto il momento di non tacere sugli orrori cui assisteremo. E siccome da sola non conto nulla ed ho un bel fare sempre il grillo parlante della situazione, perchè non dovrei provare ad unire la mia voce a quella di altri, vicini a me per sensibilità politica, forse anche umana ed idee??? Magari i risultati lasceranno a desiderare, o non verranno, ma almeno proviamoci!
In fondo l'unione fa la forza, ricordi il richiamo all'unità dei vecchi, cari compagni??
Scusa, dimenticavo, ma che sono i progetti di scopo che definisci gli unici funzionali, forse mi sono persa qualche tuo pezzo??

Amerigo Rutigliano ha detto...

isabella, ti basterebbe leggere tutti i miei post sulla sezione forum di questo sito.
Pessimista io? Non sono mai stato pessimista, solo persona pratica, mi sembra che il tempo mi ha dato ragione o no...Veltroni è un perdente e il PD non darà risposte al paese, ora vogliono fare anche il governo ombra. Il paese ha bisogno di cose concrete e reali.
. Io sono fermo sulle mie posizioni.
Il coraggio di cambiare potrà essere solo un piccolo contenitore per sfogare le proprie frustrazioni, necessita al contrario essere attivi e operare davvero, troppe chiacchiere senza nulla di costruttivo.
Io continuerò per la mia strada e chi vuole mi segua. quando sarete pronti fatelo sapere, altrimenti, contentatevi si fare ridicolo chiacchiericcio virtuale.
Potrò continuare ad informarvi come ho fatto sino ad ora.

Anonimo ha detto...

Mi fa sorridere il discorso che fa amerigo riguardo ai "piccoli leader della sinistra, che con i loro ostinati dissensi su tutto, hanno contribuito e non poco a mettere in ginocchio il paese". E' esattamente ciò che si potrebbe dire di coloro che si sono astenuti (ma, cosa più rilevante, hanno screditato il pd): con il loro dissenso su tutto, avranno contribuito a mettere in ginocchio il paese. Le critiche che la sinistra ha mosso al pd sono in gran parte le stesse che fa (correttamente) amerigo: l'errore in entrambi i casi è quando dalla critica si passa all'antagonismo. Mettendosi contro il pd, e non essendo in grado di proporre un'alternativa concreta e condivisa, non si è fatto altro che indebolirlo e rafforzare invece "il suo principale avversario". Mi sembra così evidente..
Ad esempio: legittimo criticare le modalità di nascita del pd, ma intestardendosi a dire che il pd è nato come una fusione fredda tra due partiti nell'arco di pochi mesi con un leader non nuovo… ci ritroviamo al governo un partito che è il risultato della fusione fredda di due partiti nell'arco di una giornata con un leader 75enne.
Discorso che potrebbe essere ripetuto facilmente su una miriade di temi..
La domanda è sempre la stessa: gli italiani hanno beneficiato di questo comportamento "contro"?

PS: la persona "pratica" è quella che risolve un problema cercando la soluzione migliore tra quelle realizzabili; non è quella che non risolve il problema finché non ha la possibilità di realizzare la soluzione che ha in testa.

isabella ha detto...

Concordo perfettamente con Claudio.
Inoltre vorrei dire ad Amerigo che secondo me discutere di politica su un blog non è un ridicolo chiacchiericcio virtuale, ma uno dei pochissimi modi che abbiamo per far nascere, cresce, circolare le idee. Ed io credo che le idee giuste abbiano una forza enorme e che alla fine - fosse pure dopo cent'anni - si affermeranno, come ci insegna la seppur lenta evoluzione della storia, alla quale il pensiero di ognuno di noi dà il suo piccolo contributo.

Amerigo Rutigliano ha detto...

x Claudio.
L'astensione al voto, in realtà, non è stato altro che un progetto condiviso, con moltissime altre persone, con il fine di polverizzare il cartello elettorale " La sinistra L'Arcobaleno", che non dava risposte ne al paese ne alla loro base. Ora la sinistra è fuori dal parlamento, dovrà ridiscutersi, trovare un nuovo approccio con l'elettorato, lo stesso Casarini, afferma , che oggi le ragioni della sinistra, sono insite nella LEGA, che riesce a dare risposte ai cittadini, che vive e condivide le problematiche dei territori, che essa rappresenta.
Il PD, è perdente, almeno per i prossimi dieci anni, se il PDL e LEGA, rispetteranno almeno in parte il programma di governo, forse si tornerà, ad una forma nuova di partito del popolo come era la DC, e un opposizione come era il PCI, oggi riveduto e corretto, verniciato di verde pisellino.
Il PD , non ha mosso nulla, specie al nord, ha preso i soliti voti che prese l'Ulivo, con lo svantaggio di aver disintegrato la sinistra, a prescindere i voti di astensione, il PD, sapeva di perdere, già da quando fecero i loro congressi di chiusura, già da quando Veltroni, dichiarava di correre da solo.
Tu parli della fusione di due partiti come FI e AN, annunciata da un predellino? Era nei fatti la loro fusione...elettorale, quanto al vecchio leader 75 enne, è molto più nuovo Berlusconi, polticamente parlando, da solo 14 anni in politica, che Veltroni, da 40 anni in politica.
Non si convince il nord, solo perchè ti fai un viaggetto su un pulman verde, racconti due promesse e scappi via, ci devi vivere al nord, conoscerlo, amarlo, lottare per quei territori tutti i giorni, fare il porta a porta, parlare con i vecchietti, le casalinghe, gli studenti, i piccoli imprenditori, e rappresentarli, se ti concedono fiducia. Ecco perchè il PD ha perso, per Veltroni ci sarà pronto un posto su una nave in partenza per l'Africa, il suo progetto, è stato un ecatombe per tutta la sinistra, il tempo mi darà ragione.

Una persona pratica, risolve i problemi,se in presenza di una soluzione idonea, contrariamente, la soluzione, se la costruisce per poi applicarla, non si contenta del meno peggio.
Se dispongo di un buon manipolo di guerrieri, e di fronte a me ci sono due grandi eserciti, metto al riparo il mio manipolo, e lascio che i due eserciti si scannino, considerando peraltro che nulla mi hanno dato, anzi...

X Isabella.

non abbiamo cento anni di tempo, e onestamente, me ne sbatto se le mie idee, avranno valore tra 190 anni., vale quello che riesci a fare oggi.

OK, per la circolazione delle idee anche sui blog, ed io lo faccio tutti i giorni, se vuoi leggimi
amerigorutigliano.ilcannocchiale.it
amerigorutigliano.wordpress.com

quello che intendo. è che su questo sito sono state sviluppate delle idee, molte delle quali mi appartengono, così come Gawroski, ne ha sviluppate altre. Credo dunque necessario, realizzarle le idee che si hanno, altrimento e mi ripeto, è solo chiacchiericcio virtuale.
Siete voi pronti, ad impegnarvi in prima persona a metterle in atto tali idee?
Abbiamo scritto centinaia di pagine a riguardo, è giunto il tempo di attuare quel che si vuole, contrariamente, potete continuare a scrivere...
La politica è attiva, e non funziona da dietro un PC, aiuta, contribuisce, ma occorre il contatto vero, le strette di mano e spesso i vaffanculo che ti rimedi, a volte...anche buoni caffè moka.

Forza e Onore

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Si è vero, al governo Prodi hanno addebitato tutto: cose vere e cose non vere. Ma anche le cose vere, la destra non le aveva fatte meglio. Quindi il governo è stato arrogante, confuso, eticamente criticabile, istituzionalmente vuoto, ma solo perché le situazioni si erano aggravate con il quinquennio di Berlusconi, e ci voleva un governo super. Da qui a lasciare vincere la destra, cene vuole!

Ora andiamo a chiedere una democrazia della competenza, invece dell'attuale dittatura della mediocrità, se non anche (speriamo di no, questa volta) del saccheggio dei beni pubblici da parte degli interessi privati.

Anonimo ha detto...

1) Amerigo, non riesco veramente a capire quello che dici, perché ci vedo delle forti contraddizioni. Allora, dici che il fine dell'astensione era di polverizzare la Sinistra Arcobaleno, ok. Ma anche votando pd si sarebbe ottenuto lo stesso risultato (ciò che è avvenuto), con la differenza che ci sarebbero state maggiori possibilità di un governo diverso da quello attuale. Allora se hai scelto di non votare non puoi dire che l'obiettivo del "progetto condiviso" era solo la polverizzazione: volevi anche la sconfitta del pd, sapendo bene che avrebbe portato alla vittoria di pdl e lega.

2) Come avevo già detto, la formazione del partito era solo un esempio, se lo vuoi contestare ne posso fare un altro, ma la sostanza no cambia: il pd ha sbagliato a candidare qualche personaggio "poco pulito"… è un buon motivo per adoperarsi a creare le condizioni per far vincere un partito pieno zeppo di personaggi "poco puliti"??

3) Infine, totale disaccordo sulla questione praticità. Alle cose a cui si tiene se non si hanno alternative ci si accontenta del meno peggio, eccome. Pensa al tuo conto in banca: se pensi che il modo in cui viene gestito non sia il più idoneo..allora che fai, ti crei una tua banca "idonea" così forse 20 dopo anni cominci a vedere i tuoi soldi? No, semplicemente fai quello che tutti logicamente fanno: scelgono la banca meno peggio. Prova a sostituire alla voce "banca" la voce "energia" o "servizi" o "bagno pubblico", ti accorgi che nella vita di tutti i giorni si fa così: si sceglie il meno peggio. Le persone che momentaneamente rinunciassero ad usufruire di tutti questi servizi perché non li ritengono idonei, le considereremmo poco pratiche.

Amerigo Rutigliano ha detto...

Gawroski, forse non hai capito: l'Italia è fondamentalmente di destra. La politica è guano a prescindere dal colore della casacca, che peraltro non ha più senso. Non è mai esistita la democrazia della competenza, basta ad esempio guardare e candidature di una e l'altra parte, rendersi conto delle azioni di governo, esiste la democrazia dei numeri.
Il tuo "coraggio di cambiare" è assolutamente antitetico, non serve, altri sono gli strumenti idonei.

Claudio Tomarchio.

Il PD sapeva di perdere già dal giorno della sua costituzione, come progettava di fagocitare la sinistra...noi, abbiamo contribuito affinchè ciò avvenisse, insomma abbiamo dato una spintarella, il che non è male come risultato.

Ora la sinistra, ripenserà le proprie politiche, uscirà dalle secche dell' immobilismo, e dai rimasugli del 900 italico.
La sinistra, deve tornare ad essere quel che era, senza ambiguità e ipocrisia, solo così, potrà sperare di rimontare a cavallo, non si può essere partito di lotta e di governo, devi decidere cosa essere.

Il meno peggio, è l'anticamera del peggio.Non puo fare l'esempio di una banca o dell'energia, cosa cazzecchano! la politica è un'altra cosa. Potrei proporti di scegliere il meno peggio tra:Saddan, Bin Laden, Hamas; se posso li faccio fuori tutti e tre.
Posso però comprendere e sostenere quel che affermi, ovvero: fare delle scelte tra le più accettabili, un conto però sono le esigenze di vita, quella di tutti i giorni, un conto costruire lo strumento, che determinerà appunto quelle scelte che tu farai; quello strumento, devrà essere perfetto.

Ed ora un comunicato importante.

Sto raggiungendo un accordo con una parte politica, che interesserà le amministrative del comune di Roma, e in futuro anche a livello nazionale.
Non sò se riuscirò a portare a casa il bottino, se così fosse, ne gioveremo tutti.Vi propongo inoltre di discutere il mio famoso progetto di scopo.
è necessario però che chi chiunque abbia un interesse indichi la sua provenienza, la città, la disponibilità politica, e cosa fa nella vita.

Piergiorgio.

Sempre convinto a sostenere il PD..?

Amerigo Rutigliano ha detto...

Ancora una volta gli italiani sono riusciti a salvarsi. È una costante della loro storia, quella per la quale è nato il mito dello «Stellone d'Italia». Nessun popolo è stato governato sempre come gli italiani, nella loro lunga storia, da despoti utopisti, da traditori, da vigliacchi, da ladri, e nessun popolo è stato capace come gli italiani di salvarsi sempre all'ultimo minuto, con uno scatto improvviso di ribellione, di realismo, di volontà di vita. Questa volta, poi, sembrava quasi impossibile. Al governo erano giunti finalmente tutti i più «puri della democrazia» e sarebbe stato molto difficile percepire il pericolo mortale che portavano con sé se non fosse giunto chiarissimo ai cittadini-sudditi, proprio per il fatto che si era concentrata nel gruppo di Prodi l'essenza dello spirito comunista, il significato e il peso del dispotismo utopico.

È il motivo più profondo e nascosto del senso di morte provocato dal governo Prodi: stavamo perdendo . È questa, del resto, la causa vera della crisi attuale del pensiero e della cultura occidentale; una crisi che è cominciata nell' Ottocento con il marxismo e che è giunta fino a noi attraverso le terribili distruzioni e le atroci sofferenze che ha provocato. Né si pensi che si possa fare a meno di riflettere in profondità su questa storia; di riflettervi non con l'analisi politica, come generalmente è stato fatto, ma filosoficamente, mettendo in atto tutti gli strumenti cognitivi che possediamo. Da questo punto di vista quello che ci attende è un grave compito culturale al quale non può sottrarsi il nuovo governo, malgrado l'impellenza dei problemi concreti. L'Italia non può vivere, non può «crescere» occupandosi soltanto di economia. Abbiamo urgente bisogno di rimetterci a creare «pensiero». Abbiamo urgente bisogno di rimettere in moto l'intelligenza della ricerca, di cui il genio italiano è stato sempre ricchissimo, facendo riemergere dal nascondimento nel quale sono stati costretti, gli studiosi, gli intellettuali e ridando fiducia, mezzi e potere selettivo alle Università (è giunta l'ora di togliere l'impronta comunista anche ai ministeri separando dalla scuola l'università, che deve essere guidata da una persona di alto livello culturale, ed eliminando l'umiliante razzismo delle «pari opportunità»).
Dunque è stato prima di tutto il principio di realtà a spingere gli italiani a votare in massa per il centrodestra; è come se avessero gridato: «Non vogliamo morire». Si spera in Berlusconi imprenditore, nelle facce tranquille che lo circondano perché si vuole essere governati da qualcuno che adempia all'unico dovere di chi governa: occuparsi dei problemi quotidiani di un popolo, del suo territorio, della sua identità, del futuro dei suoi figli. Ed è stato lo stesso principio di realtà a spingere gli italiani ad abbracciare il ruvido buon senso leghista, un buon senso che appare adesso, una volta sfuggiti alla morsa dell'angoscia sessuo-esistenziale dei vari Arcobaleni, un approdo sicuro per tutelare i nostri interessi. Che siano stati gli elettori di sinistra, poi, a votare per la Lega è il dato più felice di queste elezioni, il segnale più «italiano»: neanche chi sta a sinistra vuole morire

Andrea Guerriero ha detto...

X Amerigo

I cantori di favole della sinistra estremista ed antiamericana hanno avuto la loro ricompensa, la gente che vive sulle proprie spalle i problemi quotidiani ha scelto il peronista perchè lo ha considerato più decisionista di W.V..
Per quanto riguarda la tue proposte, se ne potrebbe discutere, ma rimanendo nel PD.
Ho letto di un tuo eventuale accordo con una non precisata forza politica per le amm.ve di Roma,ti consiglierei di prestare attenzione ai furbacchioni!!
Andrea

Amerigo Rutigliano ha detto...

Andrea.
stai tranquillo, perchè anche io sono un furbacchione niente male.
Farò una conferenza stampa, interviste, otterrò visibilità, importante da usare come trampolino.

L'idea che ho io in tema di associazione, è quella di non essere allineato a nessuna parte politica, ma nello stesso tempo, dialogare con tutti...rammenta, lo scopo.

ciao

Anonimo ha detto...

Amerigo, è proprio lì che volevo arrivare: la politica incide fortemente sulle nostre vite, solo che i suoi effetti non li valutiamo in tempo reale. Basta pensare alle condizioni del lavoro attuali o agli effetti della mancata vigilanza nel passaggio lira-euro: in questi casi sono bastati pochi mesi e le mancanze della politica si sono manifestate negativamente nella vita privata di molte persone. Gli esempi della banca o dell'energia, perciò, c'azzeccano più di quanto credi!
Non lo dico con cattiveria, ma spero che ti seguano in pochi, perché se così non fosse, tante energie positive sarebbero spese a ricercare lo "strumento perfetto"... Ma intanto, mentre noi ci concediamo altri anni del peggior governo possibile (visto che non si vuole nemmeno scegliere per il meno peggio) gli altri paesi d'europa e del mondo progrediscono sotto tutti i punto di vista aumentando il gap di competitività nei nostri confronti.

Amerigo Rutigliano ha detto...

Claudio Tomarchio.

Non vuoi proprio capire. La sinistra in Italia è minoritaria. Il Pd si è ridotto ad essere un contenitore i tipo regionale. Non sarà quello stronzo di Di Pietro, o il gruppetto dei radicali, che hanno venduto la loro cultura per un piatto di lenticchie, a determinare un nuovo futuro per il nostro paese.
La sinistra è maciullata, ci metterà anni per ricollocarsi, potrà anche tornare ada avere qualche eletto, ma è finita, se non cambiano regime.
Gli italiani, hanno scelto il meno peggio caro mio, se consideriamo il tuo ragionamento, e il meno peggio, è il PDL..o no?

La LEGA, sostituisce la sinistra, e si propone ad abbracciare e non solo da oggi , ma da circa 20 anni, l'utopia del socialismo liberale.
gli stessi centri sociali del nord est, sostengono la LEGA.
Veltroni non ha saputo dare risposte, ha perso al nord, al sud, al centro, ha perso regioni, e continuerà a perdere, se solo il PDL, assolverà nei primi 100, una parte del suo programma.

Se volete adoperarvi, al fine di fare delle cose utili, l'associazione che intendete mettere in piedi, non deve allinearsi, perchè, quattro gatti, non potranno determinare nulla, mentre il mio progetto, potrebbe avere successo...riflettete gente.
E poi, basta con le chiacchiere, a quando i fatti..?

Anonimo ha detto...

Hello. This post is likeable, and your blog is very interesting, congratulations :-). I will add in my blogroll =). If possible gives a last there on my blog, it is about the Fragmentadora de Papel, I hope you enjoy. The address is http://fragmentadora-de-papel.blogspot.com. A hug.