sabato 16 febbraio 2008

La R.A.I. e la occupazione da parte della "casta"

"Oggi Veltroni ha presentato le linee guida del programma elettorale del P.D.". Fra le cose declamate, una, appena "sussurrata", è passata senza essere notata: eppure, potrebbe essere (speriamo) una svolta a lungo attesa dagli italiani. Ha detto: "Voglio per la RAI un amministratore unico, nominato da una Fondazione".
Ehi! Non lo aveva ancora mai detto! E' un punto qualificante del nostro programma (http://www.gawronski.org/le-istituzioni-democratiche).
Ora mancano solo due o tre cosette ancora:
(1) Specificare che la Fondazione dovrà essere composta da uomini e donne di grande cultura e/o capacità manageriale, rigorosamente estranei alle logiche di partito e al personale politico (sul modello BBC);
(2) Bisogna farla davvero. Ma come per molte altre cose da noi anticipate (ricordo che la proposta di "correre da soli" la facemmo noi per primi su La Repubblica, nel Settembre scorso) Walter sta imboccando con crescente precisione la strada giusta.
(3) Dobbiamo ridiscutere e proporre un nuovo "modello", un nuovo "stile" per il servizio pubblico TV: no alla volgarità, si alla libertà dei redattori, più spazio alla società civile e meno ai politici...
Piano piano, ci stiamo arrivando.
Walter: ti sei bruciato i ponti alle spalle. Hai fatto bene. Ora non restare in mezzo al guado! Vai, Walter, vai: senza voltarti!

5 commenti:

EgoNemoSum ha detto...

Caro Giorgio, come fai a credere, nonostante il 75% dei tuoi amici pensi che le elezioni del PD non siano state democratiche, che lascino la rai libera dai condizionamenti?
Poi scusa, non è solo una questione di "buon gusto" ma soprattutto di verità. Se è un servizio pubblico deve fare informazione, punto.

andrea guerriero ha detto...

Impresa titanica, ci vuole molto coraggio per modificare abitudini che durano e condizionano il servizio pubblico da50 anni.
Staremo vedere.

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Certo, Carlo, non sono un illuso! Infatti il seguito del mio blog segnala che manca ancora "qualche dettaglio...". Ma son mesi che insisto che le nomine del CDA RAI devono essere sottratte ai politici, e sono mesi che Veltroni nicchia (e con lui tutti i politici). Nella Assemblea Costituente di Milano, 27 Ottobre 2008, avevo messo questa richiesta al centro del mio discorso. Nulla. Ora invece c'è una apertura.

Io non credo che si possano ottenere risultati trasformando con la bacchetta magica i nostri politici in buoni e bravi democratici, ma credo che bisogna essere abbastanza bravi, abbastanza umili, da identificare regole e istituzioni in grado di spostare gli incentivi della classe dirigente in direzione della vera democrazia. Sembrerà un passaggio troppo tecnico, questo della Fondazione, ma in realtà è il modello BBC che per la prima volta viene seppur prudentemente accolto.

Fabio Scacciavillani ha detto...

Il probelma della Rai si inserisce nel problema piu' grande dell'informazione in Italia. Io sono d'accordissimo con Di Pietro: Rete 4 deve andare sul satellite, Europa 7 deve avere la licenza che le e' stata assegnata da vari anni. QUESTO E' IL PRIMO passo per ristabilire la legalita' nel settore applicando le sentenze delle corti italiane ed della Comunita' Europea. Poi bisogna fare una legge seria sul conflitto di interessi.
Dispiace che su questo tema Veltroni glissa o fa finta di non capire, forse in nome di una realpolitik che pero' puzza troppo di inciucio, per non dire di marcio.
Una volta ristabilita la legalita', potremo affrontare il problema della RAI che dal mio punto di vista si dovrebbe incentrare su due punti: una rete pubblica senza pubblicita', senza quiz, senza Vespa, senza Cucuzza, senza nani e senza ballerine. Sulle altre due reti accesso a privati sulla base di aste per fasce orarie. Finisco con una osservazione: a mio avviso la mitica BBC e' un carrozzone lottizzato al pari della RAI. Uno dei Presidenti che conoscevo molto bene perche' era stato il mio capo a Goldman Sachs era un emerito incompetente nominato in virtu' della sua amicizia con Gordon Brown (sua moglie era il capo dello staff di Brown). Quindi temo che non ci siano modelli da seguire ma molto lavoro da fare.

Amerigo Rutigliano ha detto...

leggersi risultato commissione camera: partecipazione televisiva campagna elettorale....