lunedì 1 dicembre 2008

"Quelli che vogliono le primarie a Roma"

Questa sera sono stato all'Assemblea autoconvocata ( vedi su facebook il gruppo: "Quelli che vogliono le primarie a Roma") da un gruppo di militanti PD romani per chiedere che il Segretario cittadino sia eletto dai cittadini, con le primarie. Lo statuto nazionale del PD lo prevede; ma "lor signori" hanno fatto in modo di rallentare la promulgazione dello Statuto regionale; in assenza di regole hanno eletto a modo loro il Segretario Regionale (Morassut), e ora si appresterebbero a fare lo stesso con il Segretario cittadino di Roma.

Perché è importante? (1) Perché in moltissimi circoli romani non c'è democrazia, quindi muore la partecipazione, quindi muore il Partito Democratico. Occorre un Segretario cittadino che lavori per la democrazia partecipativa, invece che per soffocarla. (2) Il senso di inutilità e di noia che pervade chi si avvicina al PD si vince solo se si conta qualcosa: per questo le primarie sono importanti.

L'Assemblea degli autoconvocati è stata molto serena. Ogniuno parlava massimo due-tre minuti. Molte associazioni sono intervenute. Giachetti è stato molto lucido; idem Daniele Mazzini (di "Primarie vere, primarie sempre"), che sta emergendo in tutta umiltà come un credibile leader (per ora) locale del PD romano. Infine, mi ha colpito l'intervento di uno che ha detto che noi cittadini siamo stati troppo gentili con i leader della DC e del DS , gentilezza che ha portato alla fine di quei partiti: non dobbiamo ripetere lo stesso errore oggi con il PD.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

In realtà lo Statuto prevede l'elezione diretta del segretario nazionale e di quello regionale da parte di "iscritti ed elettori". E infatti Morassut NON è stato eletto in questo modo. Per i livelli inferiori al segretario regionale, si rimanda allo statuto regionale (che infatti non c'è) per quanto rigurda gli "elettori", ma si sottintende che gli "iscritti" li votano direttamente. E del resto è giusto che chi deve "organizzare" il partito sia eletto dagli iscritti, non dagli "elettori" (che, secondo me, sono facilmente manipolabili in "truppe cammellate" dagli opportuni oligarchi). Questo per chiarire i fatti. Ma è certo che bisogna trovare il modo di mettere in moto i circoli, che facciano sentire la loro voce e che minaccino di restituire le tessere se non vengono rispettate le norme dello Statuto. E oggi gli iscritti del PD non sono più disposti, come "ai vecchi tempi", di fare i portatori d'acqua, questo è certo.
Felice

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Già... Purtroppo i circoli sono a volte controllati da personaggi poco democratici, che non consentono di fatto ai cittadini che ne fanno parte di esprimersi a favore della democrazia. Mica facile, il rebus! E per quanto riguarda gli elettori, sei sicuro che siano più facilmente manipolabili degli iscritti?

Anonimo ha detto...

Allora, diciamo che ci sono circoli e circoli. Alcuni esistono solo sulla carta, e non aprono mai. Altri, ovviamente direi, sono controllati da oligarchi, altri sono controllati non da oligarchi, ma da persone per bene che ritengono (sbagliando) che il loro dovere sia dire Viva il Partito, a prescindere. E poi ci sono circoli "veri", in cui c'è la giusta consapevolezza che non bisogna fare a pezzi il partito pensando solo a criticare (in quel caso si va giustamente fuori dal partito), ma anche che non si può e non si deve tacere, quando dall'alto si fa a pezzi il partito. E non sono pochi. Ma in TUTTI i circoli ci sono comunque persone che la pensano così, e sono persone che si possono, si devono organizzare.
Per quanto riguarda gli "elettori", sono certo più facilmente manipolabili, nel senso che si tratta di elettori finti, che in realtà votano dall'altra parte, e che si dichiarano elettori per poter votare in direzioni ben precise. E quelli non li puoi controllare, li controllano "altri". E questo, diciamolo francamente, è uno dei numerosi problemi delle primarie. Ricordiamocelo: OGGI è sacrosanta la battaglia "Primarie vere, primarie sempre", perchè ai vertici calpestano i princìpi dello Statuto, ma NON E' VERO che "primarie sempre" sia una cosa giusta.
Felice

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Allora facciamo una legge per le primarie. Ne discutiamo in via dei Giubbonari alle 18:30 Giovedì con due eminenti costituzionalisti