martedì 25 novembre 2008

Ricorso ai garanti contro l'elezione del S.R. del Lazio

Al Collegio dei Garanti Regionali del Lazio del Partito democratico
Al Collegio dei Garanti nazionali del Partito Democratico
Roma, 20 Novembre 2008

Egregi Signori,

avendo deciso di valutare con alcuni amici una candidatura alla carica di Segretario Regionale del Lazio (elezione prevista per Domenica 23 Novembre), mi è stato riferito da costoro – e in particolare dai rappresentanti di alcune associazioni - che risultava impossibile ottenere le email dei delegati-elettori, per informarli di questa candidatura. Questi amici si sono rivolti a me per chiedermi se – in quanto membro della Direzione Nazionale – avessi maggiore facilità ad ottenerle. Mi sono pertanto rivolto al partito – alla Segreteria di Nicola Zingaretti – la quale - dopo avermi in un primo momento assicurato che avrei avuto queste emails nel giro di poco - mi ha richiamato per informarmi – “dopo un confronto con Nicola Zingaretti” – che queste emails non mi sarebbero state date. Né siamo riusciti a procurarci queste emails altrimenti.

Questa presa di posizione di Zingaretti causa la impossibilità - o perlomeno una enorme difficoltà - a svolgere il lavoro politico ordinario, e mette in posizione di oggettiva difficoltà i candidati diversi da Morassut che volessero presentarsi. Ricordo peraltro che i membri della Direzione Nazionale hanno tutti le emails dei propri colleghi, e che mai si è posto un problema – evidentemente specioso - di “rispetto della privacy”.

Ad aggravamento di ciò, giungono in queste ore ai delegati del Lazio emails da parte degli “amici di Morassut”, che fanno campagna elettorale, inviano articoli di Morassut, ed invitano a votare a favore di questo candidato.

Da tutto ciò si evince che i candidati alla Segreteria Regionale del Lazio non sono messi in condizione di competere in maniera paritaria. Chiedo pertanto a Voi di attuare la vocazione alla vera democrazia che è propria del nostro partito, rassicurare gli iscritti e i militanti su questo punto fondativo e dirimente, annullando qualsiasi elezione che dovesse avvenire il giorno 23 Novembre, rinviando l’elezione del S.R. del Lazio a una successiva occasione, ove tutti i candidati possano interloquire con il corpo elettorale su posizioni di parità.

Ricordo infine che la scorsa estate era stato deliberato di eleggere il S.R. del Lazio tramite le primarie, e che il sovvertimento di quella decisione non trova validazione alcuna nelle procedure fin qui seguite. Anche per motivi politici, per coerenza con il DNA del nostro partito, gradirei molto se Voi riteneste opportuno di richiamare gli organizzatori dell’Assemblea Regionale del Lazio alla opportunità di eleggere il S.R. tramite la più ampia partecipazione possibile “dei cittadini e degli iscritti” (Art.1 dello Statuto Nazionale). Ricordo infatti che gli iscritti hanno pagato per la loro iscrizione al PD, e che in cambio avevano avuto la promessa di partecipare alle elezioni delle cariche del partito: disattendere oggi questa promessa sarebbe cosa inopinata.

Cordiali Saluti


PierGiorgio Gawronski

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Oggetto: Ricorso per la invalidazione dell'elezione di Morassut a SR del Lazio
24-11-08
>Ai Garanti regionali del Lazio del P.D.
>Ai garanti nazionali del PD (Berlinguer)
>
>
>Egregi Signori,
>
>ad integrazione del ricorso presentato alcuni giorni fa sulla
>irregolarità della elezione del SR del Lazio, metto a Vs disposizione
>i seguenti ulteriori elementi.
>
>1) mentre ai delegati, membri dell'Assemblea del Lazio, venivano
>negate (come ho verificato personalmente) le emails dei loro colleghi
>delegati, elettori del S.R., nei gg precedenti l'Assemblea Regionale
>del 23 Novembre agli stessi delegati giungevano emails come quella qui sotto riportata, che li informavano in anticipo della candidatura di
>Morassut, e incitavano a venire e a votare per lui.
>
>2) le modalità di svolgimento dell'Ass.Reg del 23/11 hanno confermato
>ancora di più la mancanza di pari opportunità per i potenziali
>candidati:
>a) Nella mattinata non è stato consentito presentare ai delegati ipotesi di candidatura, per chiedere le loro firme, necessarie per avanzare la candidatura stessa. Non è neanche stato possibile intervenire per parlare di politica. Gli unici interventi ammessi erano quelli sugli emendamenti al regolamento. Solo DOPO che un potenziale candidato avera raccolto le firme necessaria fra i delegati, poteva presentarsi all'Assemblea e spiegare i motivi della sua candidatura. E solo DOPO i delegati potevano intervenire su argomenti politici, che sono poi fondativi di una candidatura. Pertanto, fino a che la candidattura non era stata presentata con le firme di 38 delegati, ufficializzata, nessun candidato ad eccezione di Morassut ha potuto informare i delegati della propria disponibilità a candidarsi.
>b) Morassut è risultato essere cnadidato unico: una situazione
>evidentemente patologica per qualsiasi processo democratico. Altri
>candidati potenziali hanno rinunciato ad avanzare la propria
>candidtura, non essendoci una sede appropriata ed essendo plateali le
>differenti opportunità offerte a Morassut. Bachelet ha a sua volta
>tentato di raccogliere le firme necessarie ma, dati i meccanismi in
>atto, non è riuscito.
>c) Molti delegati non sono venuti all'Assemblea: sono proprio quelli
>che rappresentavano lo scontento nei confronti di Morassut e che,
>vedendo attraverso le emails che c'era solo Morassut candidato, non
>hanno avuto incentivi a partecipare.
>
>Quanto sopra evidenzia e dimostra la tesi del pricorso inoltrato nei
>gg precedenti il 23/11 dal sottoscritto, e cioè l'assenzza di pari
>opportunità fra i candidati a SR del Lazio, e la necessità di
>invalidare l'elezione avvenuta lo scorso 23/11. E' opportuno
>sottolineare che i fatti presentati sono pacifici; e non fanno rif.to
>alcuno alle motivazioni e alle intenzioni di Zingaretti o di altri
>dirigenti del Partito, sulle quali questo ricorso rimane strettamente
>agnostico e neutrale.
>
>A quanto sopra, vorrei aggiungere una breve considerazione politica,
>tuttavia strettamente attinente al ricorso in oggetto. Potrebbe
>sembrare a Voi Garanti che l'annullamento dell'elezione di Morassut,
>confermando la debolezza del processo democratico in atto nel nostro
>partito, possa gettare discredito sul PD, anche sul piano mediatico.
>Questo timore potrebbe quindi inopinatamente influenzare il Vs
>giudizio. Contro questi timori mi sia consentito di sostenere che un
>Vs accoglimento di questo ricorso - indicando la ferma volontà di
>costruire processi democratici autentici e non solo "formalmente
>democratici" - sarebbe come una boccata d'aria fresca per tutto il
>partito, i cui elettori ed anche attivisti si stanno ribellando ad una
>democrazia "svuotata di contenuti", come dice Veltroni a proposito
>della democrazia italiana. Questo è il Vs compito storico: difendere
>non vuoti riti, ma la reale partecipazione democratica - cioè le pari
>opportunità dei candidati: non mancate!
>
>Distinti Saluti


Allegato:


>> ---------- Messaggio inoltrato ----------
>> Da: Associazione Monbilit@s
>> Date: 18 novembre 2008 18.43
>> Oggetto: Il Lazio ha bisogno del PD!
>> A: newsletter@mobilitasnews.info
>>
>>
>> IL LAZIO HA BISOGNO DEL PD!
>>
>>
>> COSTRUIAMOLO INSIEME A ROBERTO MORASSUT!
>>
>> ASSEMBLEA REGIONALE DEL PD
>> DEL LAZIO
>>
>> DOMENICA 23 NOVEMBRE 2008 ORE 9,30
>> HOTEL ERGIFE VIA AURELIA 619 ROMA
>> LE ASSOCIAZIONI:
>> LE ALI DI ROMA
>> MOBILIT@S IDEE IN MOVIMENTO
>> AMICI DI ROBERTO

5 commenti:

Unknown ha detto...

Sarebbe ora che i leaders dei partiti imparino la DEMOCRAZIA!!

Anonimo ha detto...

Iniziativa interessante, speriamo abbia effetto.

Una domanda: Chi sono i Garanti? Dove si trovano le info sul collegio? Grazie.

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Già. Chi sono i garanti.. mistero! Per i garanti nazionali, ho chiesto alla Segreteria Nazinale e mi hanno detto che il coordinatore è GianPiero Sestini, mi ahanno dato una sua email che non funziona, e nessun numero di tel. I Garanti Regionali non hanno neanche una email, ho dovuto mandare al PD regionale...

Anonimo ha detto...

Abbiamo già avuto uno scambio di idee lunedì 17, all'assemblea delle associazioni, e ti vorrei ribadire che, purtroppo, in politica - anche in quella "nuova" - è necessario fare strategia e tenere conto delle forze in campo. Nel caso specifico, i "leaders" della battaglia contro Morassut erano i dalemiani, e non certo perchè volevano le primarie, anzi... E dunque bisogna chiedersi se, facendo certe battaglie in certi momenti, non si corre il rischio di fare il gioco di qualcuno che è perfino peggio di chi si sta - giustamente - combattendo. Lo so, mi parlerai dei princìpi assoluti, ma la politica non la si fa SOLO con quelli, specie se chi hai di fronte è un campione del "relativismo" (ma non nel senso ratzingeriano...). So anche che, con le mie considerazioni, si corre il rishio di lasciare che "tutto scorra", e so che non è facile trovare il giusto equilibrio. Ma credo anche che sia giusto riflettere su queste cose, e raccogliere le forze adeguate PRIMA di fare certe battaglie, che vanno preparate con la dovuta sagacia (e anche prudenza), se si vuole vincere. Se poi ci si accontenta della "soddisfazione morale", beh, allora si può anche attaccare a testa bassa. Io voglio vincere.
Felice

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Caro Felice,
sono daccordo con te, al 100%. ma questa del ricorso si riferiva a un metodo, che ho ritenuto non democratico, e a un obiettivo, quello della democrazia interna al PD, premessa per una selezione migliore della classe politica. Non mira a sconfiggere Morassut. Quello era un obiettivo di Bachelet, e si è visto come è andata...