martedì 4 marzo 2008

La mia candidatura mancata

Tutti mi chiedono un commento sulla mia esclusione dalle liste. Pur non essendo questo il problema che più mi assilla, ho dunque emesso il seguente comunicato stampa. Ad integrazione dello stesso, sottolineo ancora una volta che - a mio avviso - le candidature espresse dal PD - pur non coinvolgendo in quantità rilevanti le intelligenze e le progettualità (sul piano sociale ed istituzionale) del paese - sono di qualità superiore alla media della politica italiana. E dato che ho l'abitudine di dire pane al pane ecc., nessuno può sospettarmi di dire questo per secondi fini.

Nessun avvertimento di Veltroni potrà impedirmi di sognare anche a voce alta una democrazia diversa, aperta e contendibile, dove il controllo democratico dei cittadini sia almeno in parte effettivo. Ma a Veltroni bisogna anche dare atto di quel che di buono sta facendo: salvare un sistema di potere (la "casta") esprimendo il meglio che questo sistema è in grado di offrire. In fondo, che volete di più da uno come lui? Beh, forse una cosa ci sarebbe: consentire a un'altra prospettiva politica, più coraggiosa della sua, magari più ingenua e visionaria, di esistere, nel PD.

PD: GAWRONSKI, IO ESCLUSO PER LOGICHE DI CASTA

(ANSA) - ROMA, 4 MAR - ''PierGiorgio Gawronski, candidato
alle primarie del Pd, lamenta la sua esclusione dalle liste
veltroniane: ''Evidentemente, al Partito Democratico non
interessano le nostre posizioni politiche e i nostri ideali,
cioe' il rinnovamento profondo della politica, la fine dei
privilegi, e il ristabilimento della democrazia, ma solo un
rinnovamento di facciata, all'interno delle vecchie logiche di
cooptazione degli apparati''.
Se questa e' la meritocrazia che i partiti hanno in mente,
l'unica strada che resta aperta agli italiani - per ritrovare
una dignita' di donne e uomini liberi - sono gli strumenti di
democrazia diretta. Non pero' il referendum elettorale (previsto
per l'anno prossimo) che sarebbe un clamoroso autogol, ma una
serie di iniziative ben mirate contro i meccanismi di
auto-conservazione della 'casta' di cui noi cittadini dovremo
farci carico il prima possibile''.
(ANSA).

I53
04-MAR-08 12:59 NNNN

14 commenti:

Unknown ha detto...

Tutto ciò che sta succedendo mi fa venire in mente il protagonista del romanzo di G. Verga, Mastro-don Gesualdo; un uomo solo, che cerca di emergere nonostante le resistenze della società - che lo rifiuta per il suo stile di pensiero così diverso da quello tradizionale - in cui ha più valore il ceto di appartenenza che non l'agire per il bene sociale.
Allora succede che quando ci si trova da soli, è necessario (come teorizzava lo scrittore catanese) raccogliersi attorno all' "ideale dell'ostrica", ovvero rimanere ancorati ai valori della propria famiglia, del lavoro, con la speranza di non dover essere divorati dal mondo che ci circonda.
Non vorrei sembrare troppo pessimista, ma questa è, ad oggi, la dura realtà dei fatti. Opterò anch'io per il "male minore", ma con la consapevolezza che il romanzo che leggiamo resta sempre lo stesso. Ad Maiora...
Silvia C.

Patrizia ha detto...

La scelta di escludere Piergiorgio Gawronski dalle liste del PD significa IGNORARE le 2376 persone che hanno votato per lui alle Primarie in Ottobre....se questa è la Democrazia del PD si commenta da sola!

Anonimo ha detto...

Volevo aggiungere una riflessione e al contempo un modesto suggerimento per l'approccio futuro di Piergiorgio all'interno del pd.
L'operazione di risanamento della politica è una missione difficile: se da una parte farlo dall'interno di un partito le cui persone provengono dalla vecchia politica lo è ancora di più, d'altra parte il pd rappresenta il posto migliore per provarci con qualche speranza di successo.
L'imminenza delle elezioni è un ostacolo ulteriore al cambiamento, per cui il tempo per ponderare le scelte, per capire e gestire il cambiamento è poco e di conseguenza è naturale che si faccia largo la paura di "farsi del male".
Il punto è proprio questo: ciò che è accaduto ha dimostrato che di fronte alla paura di farsi del male tutte le ragioni possibili riguardo alla bontà delle proposte politiche di risanamento non riescono ad affermarsi dall'interno della politica finché non sono in grado di dimostrare che, come hai citato tu, "ci facciamo del male solo quando non siamo coerenti".
Credo che allora sia opportuno parlare il loro stesso linguaggio, ossia occorra accompagnare le idee con delle argomentazioni strategiche, che concentrino l'attenzione sul fatto che la speranza di vittoria del pd è legata solo ed esclusivamente alla sua credibilità in termini di capacità di cambiamento, perché sommare l'elettorato dei partiti che attualmente lo compongono porta a sconfitta certa.
Il pdl per vincere può dimostrare o che loro sono la nuova politica o che il pd non lo è; il pd per vincere deve necessariamente dimostrare di essere la nuova politica.
Cosa che Veltroni ha mostrato di pensare sin dall'inizio, ma forse deve ancora consolidare è l'idea che una volta intrapresa una scelta di questo tipo, fare dei passi indietro significa perdere con estrema facilità molti dei potenziali consensi acquisiti, e in maniera spesso irreversibile.
Tornando al "farsi del male", Veltroni ha chiamato nel pd qualche manager di successo: chieda loro se quando un'azienda mette sul mercato prodotti sapendo che non saranno remunerativi, si fa del male. O se invece lo fa perché sanno che si fanno del male solo quando perdono la fiducia dei propri clienti storici o potenziali. Allo stesso modo un partito che punta sul rinnovamento si fa del male solo quando non è coerente: ciò comporta la perdita della fiducia dei propri elettori storici o potenziali.
Visto che gli ideali al momento non sono in grado di dare coraggio ai dirigenti del pd per seguire la strada maestra e per vincere la paura di "farsi del male", chissà che aggiungere argomentazioni del genere non riesca ad indicargliela.
E qui nasce il mio personale suggerimento per Piergiorgio: le idee che porti avanti sono veramente ciò di cui il nostro paese ha bisogno, e avrebbero molto seguito nella società se tu avessi adeguata visibilità, ma affinché siano convincenti all'interno di un partito che non si è ancora rinnovato, devi sforzarti di far capire che non sono "solo" giuste, ma anche strategicamente indispensabili.

Amerigo Rutigliano ha detto...

Caro Piergiorgio.
Se il 12% dell'elettorato vota Storace vuol dire che al 12% dei cittadini italiani va bene Storace, del resto cosa dire al 70% degli elettori chi hanno votato Previti, Dell'utri, Cuffaro, Bassolino, Carra, Loiero, etc, come dovrebbero essere giudicati, forse degli utili idioti..togliattiani?
Quanto alle candidature da te rammentate come il prefetto Della Seta o il presidente Calearo. Non sono candidature mobilitanti, non portano voti. Il prefetto Della Seta in Sicilia peraltro sparirà perchè la Sicilia sarà saldamente vinta da Berlusconi e così nel Veneto di Calearo.
Quanto ad Adinolfi. certo ha saputo sfruttare le amicizie. La politica è questa, quella che non sei stato capace di fare te che forse non hai tali amicizie. Adinolfi si è fatto carico di rappresentare il popolo dei blogger, una base l'ha saputa inventare anche se minima. Tu sei stato incapace di proporti e di presentarti, questa è la realtà.
Non sei riuscito nonostante i miei suggerimenti, saper creare alleanze in ogni settore possibile.
Voglio dirti una cosa.
Io ho contatti con il mondo delle donne, partecipo e sostengo le loro rivendicazioni. Ho contatti con altre associazioni importanti,con partiti, il 23 Marzo sono stato invitato direttamente dalla segreteria di D'Alema che peraltro conosco, ad un dibattito internazionale organizzato dalla Fondazione Italiani Europei. Se avessero accettato la mia candidatura alle pimarie, ora io sarei candidato e certamente non di bandiera.
Con questo intendo dirti che, esercitare l'antica arte della politica, significa sapersi anche creare dei ponti che non sono gli sterili comunicati ansa che lasciano il tempo che trovano, con il risultato di mettere solo dei paletti su quei ponti. Ci saranno altre tornate elettorali quindi, per chi intende voler fare delle cose nell'interesse del paese gli è necessario costruire un consenso di scopo, insomma lottare a difesa di una idea..ti faccio tre esempi.

Pannella, con le sue battaglie sui diritti civili e laici.

Giuliano Ferrara, con la sua battaglia sulla vita del feto e contro l'aborto e la pillola del giorno dopo.

Grillo, con la sua battaglia sulla mala politica.

La battaglia politica esiste ancora non è del tutto deceduta.
Le persone vogliono sentir parlare di una politica altisonante è necessaria dunque una battaglia delle idee che ora è assolutamente latente ed è proprio ora il momento opportuno perchè, queste elezioni non sono altro che la barca di Caronte.
Il vecchio è in procinto di dare la sua dipartita mentre il nuovo sta nascendo ed è proprio in questa fase critica politica e sociale che una idea valida potrebbe ottenere una certa visibilità e farsi accettare dall'opinione pubblica.
Il Parlamento agli esterni di qualità tu dici..
Se cambieranno la legge elettorale e magari con il ritorno delle preferenze pur se è uno strumento criticato perchè fonte di corruzione politica, ogni persona di qualità o meno, potrà avere l'opportunità di candidarsi, spiegando all'elettorato le sue ragioni e progetti. Che Veltroni potesse aprire alla società civile è improbabile se non impossibile.
Torno a ripetermi, la politica nei fatti cosa è, cosa rappresenta e come può ottenere delle maggioranze.

La politica è un insieme d'interessi consolidati o da consolidare.
Chi determina la politica di un paese o meglio da chi viene indirizzata.
La politica viene indirizzata da un insieme d'interessi consolidati o da consolidare.
La tesi di Gramsci del 1924 era che fondamentalmente la crisi sconquassa tutti gli stati che hanno per base il regime capitalistico in economia e liberale in politica. La contradizione principale è quella che si origina da questa separazione tra politica e economia.
Don Chisciotte, la rivoluzione arancione e la politica direttista.

Don Chisciotte è la leggenda di uno sfortunato cavaliere un pò suonato che si batteva contro i mulini a vento. In realtà si potrebbe dedurre che in fondo non è poi tanto una leggenda ma, la rappresentazione della realtà umana : Battersi contro il potere equivale battersi con i mulini a vento, Una rappresentazione che ritengo sbagliata, battersi è sempre cosa nobile specie se a ragione, contrariamente sei omologato, uno dei tanti pecoroni che corrono dietro al pastore.
La rivoluzione arancione, quando si è resa conto di battersi contro i mulini a vento, si è semplicemente apparentata o accordata con il potere putiniano o sbaglio...? Non lo trovo sbagliato perchè in ogni caso ha ottenuto un successo.

Piergiorgio.
Veltroni non è avanti a nessuno.
conosco benissimo quella realtà perchè ci sono cresciuto politicamente.
Potrei dirti che la vera anima del PD è D'Alema, Fassino, Amato, Napolitano Etc e che a Veltroni pur in gamba e vecchio capitano di fregata, ha bisogno da buon ex comunista quale è, cresciuto alla scuola politica di Frattocchie, del benestare dei veri pupari che smuovono i fili del vero potere politico ed economico.
Veltroni è in realtà una pedina come tante, la cabina di regia è altra cosa, li ci sono i grandi ...vecchi che accendono o spengono le luci.

Le tue domande a Brutti che ho iniziato a contestare sin dal lontano 1996 peraltro nelle vesti di candidato al Senato.
Il PCI.PDS.DS, organizzava le liste lettorali tramite indicazioni con relativa votazione provenienti delle sezioni locali, regionali e provinciali, mentre la nomenclatura che contava, quella che doveva essere eletta, veniva nominata dal coordinamento nazionale ed i personaggi erano sempre gli stessi, quelli che attualmente vedi in giro tra un incarico e l'altro; oggi senatore, domani Presidente di Regione, di una banca, di una azienda pubblica etc ed ecco dunque il potere di cui sopra scrivevo.
Cosa fare se fossi te.
Proporrei un'idea, una bandiera, non ideologica ma, molto pragmatica utile per la costruzione del consenso. Una idea magari messa in un angolo dalle forze politiche perchè ritenuta contro producente per loro consenso. Una idea cui valga la pena battersi..ma, quale idea?
Cosa fa tanto dibattere e incazzare l'elettorato, le tasse, il lavoro, la famiglia? no, non potreste cavalcare tale idea è inflazionata e allora cosa...
Potreste battervi a difesa dell'Articolo 1 della costituzione, magari creando una associazione denominata
" ART.1 L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro"
denunciare fatti illeciti, mettere in piedi una equipe in grado di sostenere il lavoratore in difficoltà, avvocati che difendano mi loro diritti, un filo diretto con il Ministero del Lavoro, con i Comuni, le Regioni, le Provincie. Una associazione sponsorizzata dal governo, dalla commissione europea, dallo stesso Parlamento di Strasburgo cui potresti peraltro ottenere i fondi come associazione ONLUS..questa iniziativa renderebbe grande l'idea stessa o si otterrebbe la classica posizione di forza, guarda il sindacato UGL e il suo Presidente donna, Dott.ssa Polverini, sono cresciuti dal nulla, oggi siedono ai tavoli di contrattazione nazionali e al governo, questa è un'altra idea che ti offro.
Concludo sul tessere la tela.

Le tele le tessono tutti gli esseri viventi e per ragioni diverse. La tesse il ragno per sopravvivere, l'essere umano per coprirsi... e per costruire ogni cosa piccola o grande che sia, anche Penelope tesseva la tela di giorno e la disfaceva di notte per difendersi dai PROCI...

Leggete e moltiplicatevi
amerigorutigliano.ilcannocchiale.it
amerigorutigliano.wordpress.com

Good luck
a presto amici, fate crescere Gawroski che è una brava persona, senza dimenticarvi di... Zaratrusta.

5 marzo 2008 3.58

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Ripeto: la democrazia del PD è facile criticarla, visto che negli altri partiti non si è neppure incominciato. Berlusconi ha sciolto F.I. in 24 ore, non so se mi spiego.

Claudio, sono talmente daccordo con te che nella lettera a Veltroni e Franceschini, pubblicata su questo blog pochi gg fa, esprimevamo lo stesso concetto.

Amerigo, i tuoi pezzi sono troppo lunghi, non trovo il tempo per leggerli. Per favore, abbreviali. Inoltre se sei più bravo di me fatti pure avanti e dimostralo: ti augur ogni successo. Ma criticare è più facile che fare. Qui il nostro problema non è chi è più bravo, ma riuscire insieme a dare uno sbocco alla domanda di cambiamento

Amerigo Rutigliano ha detto...

La Casa della Legalità con l’Ufficio di Presidenza si è recata oggi (il 4/3/2008) in Piazza Matteotti a Genova per denunciare e contestare le candidature del PD. Nelle liste dei candidati, infatti, si ritrovano personaggi le cui collusioni con Cosa Nostra sono state accertate inequivocabilmente – come nel caso, ad esempio di Vladimiro Crisafulli - o persone indagate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria per le contiguità con la ‘ndrangheta - come Maria Grazia Laganà. In quelle stesse liste è stato invece escluso Beppe Lumia, vice presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, condannato a morte da Cosa Nostra, da sempre impegnato nel contrasto alle mafie, nel sostegno ai reparti investigativi, alle vittime ed a chi denuncia.
Non crediamo infatti accettabile che i collusi, conniventi e indagati siano candidati, mentre chi combatte la mafia trovi esclusione ed isolamento! Crediamo giusto che i cittadini sappiano quello che sta succedendo, che siano informati di chi sono i candidati e gli esclusi!
Abbiamo distribuito a quasi tutti i presenti in piazza il volantino “Vergognatevi” in cui si denunciava questa inquietante scelta di campo contro l’Antimafia. Molti erano sconcertati, altri (pochi) ci hanno tacciato di essere “berlusconiani” (sic!). Peccato che a candidare i mafiosi e amici dei mafiosi siano tanto il PdL con Berlusconi quanto il Pd con Veltroni!
Durante il comizio di Veltroni non giungeva risposta e quando il leader del PD ha sottolineato che “loro hanno il coraggio di fare delle scelte e che le scelte che loro fanno sono dettate dalle esigenze del Paese”, allora, abbiamo urlato: “Perché candidate Crisafulli amico dei boss mafiosi e non candidate Beppe Lumia?”. Lo abbiamo urlato più volte mentre alcuni del servizio d’ordine che volevano allontanarci (a forza) dalla piazza perché “maleducati”, sono stati fermati da Roberto Adorno, dirigente locale del Pd, che ci proponeva di fare un incontro con Veltroni al termine della manifestazione.

Ti chiediamo di interessarti della cosa-



questa è una delle tante email che ricevo....

Amerigo Rutigliano ha detto...

mi chiedo ancora a quale logica rispondano certe candidature. Quella della Sbarbati sbattuta da Roma col n. 2 in Sardegna è una delle più scandalose. Ho scoperto che non la vuole nemmeno il minuscolo partitino dello 0,01% di cui è portavoce. Oltretutto sul suo capo pende l'accusa - molto grave per un partito come il pd - di aver violato lo statuto dei lavoratori. Link: http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=74859&v=2&c=1489&t=1

Amerigo Rutigliano ha detto...

Piergiorgio sicuramente si, politicamente sono più bravo e di molto pure.
Ma a parte la mia bravura politica che peraltro metto in pratica ogni giorno da 45 anni.. altro che mettermi solo a criticare.
Tu mi inviti a collaborare per dare uno sbocco al cambiamento.
Io ti ho già fatto delle proposte e continuo a farle ora tocca a te ed ad altri discuterle, accettarle o meno.
Un ora fa.. ho rifiutato una candidatura come capo di lista nella circoscrizione Puglia.
Hai capito Piergiò...

Carlo ha detto...

Ho letto sul sito www.casadellalegalita.org di questa storia delle candidature di Crisafulli e di Maria Grazia Laganà. Ho letto però su Wikipedia : "Nel 2002 è stato indagato dalla Procura di Enna per concorso esterno in associazione mafiosa e si è autosospeso da vice presidente dell'Ars. L'indagine è stata poi archiviata dalla Procura". Poi segnalo questo link : http://www.diario.it/home_diario.php?page=cn04042302
Claudio Fava e Ivan Lo Bello hanno mai detto niente a riguardo? Vorrei approfondire.
In ogni caso per la candidatura di Piergiorgio consiglio di non lasciare nulla di intentato. Se si riapre uno spiraglio bisogna provarci.

Amerigo Rutigliano ha detto...

Con riferimento l’articolo pubblicato oggi da Libero Mercato ’Enti culturali raddoppiati’, non voglio entrare nel merito delle singole voci, anche se viene spontaneo chiedersi quanti anni dura il centenario della Cgil, e perchè lo Stato debba dare al sindacato altri 84.000 euro e la stessa domanda vale per i 168.000 euro destinati alla celebrazione del bimillenario della nascita di Vespasiano. Ecco, a parte qualche curiosità, è francamnete ingiustificabile il moltiplicarsi di celebrazioni, comitati, commissioni voluti dal Vice presidente del Consiglio, Ministro del turismo, Ministro dei Beni Culturali nonché candidato sindaco di Roma e candidato pure in qualche circoscrizione per le elezioni politiiche, Francesco Rutelli." Lo ha affermato il deputato azzurro Gabriella Carlucci che ha osservato:

"Decidere, poi, una beneficata di poltrone e soldi in piena campagna elettorale, con il Governo in carica solo per l’ordinaria amministrazione, non è elegante e, per usare un eufemismo, fa sorgere qualche dubbio; io non voglio credere che sia un nuovo e poco originale modo d’attrarre simpatie e voti. Come se non bastassero i dubbi ci sono le fondate certezze, cioè che ancora una volta si privilegia un approccio nient’affato qualitativo e stategico della cultura in Italia. Nessun cenno, infatti, c’è sulle potenzialità attrative dei beni culturali, come non vi è traccia del necessario coinvolgimento dei privati, insomma siamo alle solite: tanti soldi a tutti nella speranza di un favorevole ritorno dalle urne”.

Carlo ha detto...

Lumia: è la Sicilia che cambia
«La scelta di Veltroni premia la Sicilia del cambiamento». Lo ha dichiarato il deputato del Pd Giuseppe Lumia, dopo aver appreso della decisione del segretario del Pd, dopo le numerose proteste, di candidarlo capolista al Senato in Sicilia. «È un segnale forte e autorevole alla società siciliana che vuole voltare pagina. È un sostegno - dice riferendosi alla sua candidatura - agli imprenditori che denunciano, ai giovani impegnati nell’antiracket, al vasto mondo del volontariato e a tutti quei gruppi dirigenti che, anche nel Pd, si battono per la riforma della politica». «La lotta alla mafia - ha aggiunto - nel Pd si conferma una grande priorità e stimola tutti gli altri partiti a fare lo stesso. Il progetto di Veltroni anche in Sicilia deve avere quelle caratteristiche di grande innovazione e di progetto che stanno scuotendo in positivo la politica e la società italiana. È un percorso comune da intraprendere con coraggio e fiducia per affrontare le difficili prove necessarie per promuovere legalità e sviluppo nella nostra regione e nel resto del Paese».

C'è qualcosa che non quadra. Crisafulli resta in lista come candidato in Sicilia al Senato (V posto). Ma se è mafioso, come da qualche parte si sostiene, perché Lumia ha accettato dei essere capolista? Che cosa dice in proposito la casa della legalità?

Carlo Lavalle

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Ma Crisafulli non è "mafioso", fino a prova contraria, cioè non mi risulta che abbia procedimenti penali in corso, tantomeno passati in giudicato. Mi pare importante invece Lumia capolista. A protestare, qualsoca si ottiene.

Fabio Scacciavillani ha detto...

Avrei proprio voluto esserci a questa riunione sulle liste. L'immagine del Claretto Petacci di Veltroni che legge le liste decise dal Padrone e chiede di votarle "a freddo" deve aver ridato un sussulto di vitalita' anche a Fidel Castro.

Certo Fidel avrebbe avuto un minimo di pudore a candidare la sgallettata di De Mita e il figlio di Colaninno, il cui unico merito e' di avere un padre che si e' arrichito grazie all'amicizia con D'Alema ai tempi mitici della merchant bank Palazzo Chigi. Amicizia i cui risultati sono, soprattutto in questi giorni, sotto gli occhi di tutti: Telecom Italia in bancarotta pronta a finire in mani spagnole dopo essere passate in quelle di un altro illustre figlio (anzi ex genero) di papa'.

Ma in Italia non siamo a Cuba, quindi, diranno i veltroniani, siamo molto piu' avanti. Infatti, quasi al capolinea.

Vittorio Marinelli ha detto...

Caro Piergiorgio, se ti può fare relativamente piacere, ti assicuro che l'esclusione dal partito democratico nei confronti delle persone provenienti dalla tanto mai abusata oramai società civile, non si è avuta soltanto a livello nazionale, come nel tuo caso. Anche a livello locale, infatti, si è avuta la stessa situazione.
ho preso parte a tutti i vari incontri che, qui a Roma, abbiamo avuto con un'associazione che abbiamo chiamato "INSIEME COL PD" che doveva svolgere la funzione di interfaccia tra le associazioni e il partito democratico.
Bene, alla fine, nessuno dei legali rappresentanti delle circa 40/50 associazioni che hanno costituito questo soggetto, sono stati candidati dal partito democratico. Peraltro, già avevo intuito questa strumentalizzazione dell'associazionismo all'interno di liberacittadinanza, l'associazione che aveva quale portavoce Pancho pardi. Dimodoché, sono riuscito a ottenere una candidatura all'ultimo momento al consiglio comunale di Roma con l'Italia dei valori lista Di Pietro, che in un certo senso è stata l'unica coerente, come organizzazione politica, con i principi di apertura alla società civile tante volte dichiarata solo a parole dal partito democratico.
Essendo avvocato, quindi abituato tutti i giorni a trattare con i problemi veri della gente quali: l'insicurezza stradale; le separazioni e i problemi dei figli; le cause condominiali; i soprusi delle banche, delle compagnie telefoniche e delle assicurazioni; l'inefficienza della giustizia e della pubblica amministrazione, ho impostato il mio impegno nel senso di tentare di rimuovere tali problematiche.

Peraltro, ho operato nel CODACONS per sette anni uscendone nel 2000 quale legale rappresentante e vice presidente per fondare una nuova associazione, il cui sito è www.europeanconsumers.it. Sono dunque abbastanza al corrente dei problemi e le soluzioni per i consumatori, quelli che non arrivano alla fine del mese.

Imposizione del doppio prezzo sulle merci all'ingrosso e al dettaglio per scoprire che ci marcia e specula sulla pelle dei consumatori; consultazione su Internet e sui quotidiani dei prezzi dei supermercati, per vedere dove si spende meno; sicurezza stradale e tutela delle vittime della strada con la creazione di rotatorie al posto degli incroci; un numero verde per denunciare chi non rispetta le strisce pedonali; onda verde sulle strade con semafori “intelligenti”; potenziamento dei mezzi pubblici e delle corsie preferenziali; contributi per i combustibili ecologici quali il GPL, il metano e l'olio di colza, che costano poco e non inquinano; creazione dei parcheggi per le moto sulla strada per levarle dai marciapiedi; più piste ciclabili per andare in bicicletta senza essere travolti; lotta all'elettrosmog; potenziamento della raccolta differenziata; aumento dei bagni pubblici; valorizzazione della dieta mediterranea e di quella vegetariana, che costa meno della carne e fa meno male; difesa dei diritti degli animali ma con imposizione ai proprietari di cani di rispettare l'igiene e il decoro urbano; potenziamento della lotta all'usura.

Il programma per esteso è consultabile in ogni caso sul sito www.vittoriomarinelli.it, avendo deciso di non sprecare soldi in manifesti e volantini, per la cui stampa vengono distrutte foreste su foreste.

Rimanendo come sempre nella mia vita a più completa disposizione, anche al mio numero di cellulare 348.1317487 o a info@vittoriomarinelli.it, per dialogare con nuovi amici, ti saluto e ti ringrazio caramente per quello che hai tentato di fare.

Vittoriomarinelli