lunedì 3 marzo 2008

Un gigantesco conflitto d'interesse


Oggi a Roma il Consiglio Nazionale del PD si è riunito per approvare le liste del PD alle prossime elezioni politiche.

Arrivando alla riunione, non sapevamo chi sarebbero stati i candidati “proposti”. Ma Franceschini ha iniziato a leggere, a freddo, liste di nomi, cominciando dalla Sardegna; e ci ha chiesto di votare, regione per regione: eravamo d’accordo o no? Sguardi perplessi, poi il voto: tutti d’accordo tranne un astenuto, io. Come faccio a votare gente che non so chi sono? Potevano almeno darci gli elenchi 24 ore prima, magari con tre righe di c.v.. Un perfetto esempio di come i “riti” della democrazia vengono svuotati di contenuto. Dopo la mia solitaria astensione (a quanto pare nei partiti “non si usa” dissentire) il governatore sardo, Soro, prende coraggio e chiede la parola: “Sono in politica da soli 4 anni e faccio fatica a restarci… in quelle liste non mi ci riconosco, non c’è niente del rinnovamento tanto sbandierato…”. Ma ormai le liste sarde erano già state votate. E si passa alla Sicilia. E Franco Bassanini: “ma dove sono le competenze necessarie per fare il lavoro parlamentare?” e dalla Sicilia in poi comincia ad astenersi sistematicamente anche lui.

Il quadro generale è emerso alla fine. La società civile ne esce male. Dietro alle candidature di Veronesi, Colaninno e pochi altri molto mediatizzati, ci sono in massa, compatti, gli apparati DS e Margherita. Il rinnovamento? Ecco un esempio: al posto di De Mita (“Evviva evviva, lo hanno cacciato!”) viene candidata la responsabile giovanile locale della Margherita: nominata in quel ruolo da… De Mita!

E allora intervengo, e dico che la politica non si “rialza” finché un apparato in pieno conflitto di interesse nomina in Parlamento se stesso invece che le competenze del paese, le intelligenze, chi sviluppa progetti di modernizzazione sociale e istituzionale. La scelta di candidare gli apparati è ancora più grave a causa della Legge elettorale vigente, che espropria i cittadini del diritto di “interferire” nella selezione della propria classe dirigente. Se i leader politici sono i nostri sovrani (e noi i loro sudditi), potrebbero essere almeno dei sovrani illuminati!

Risponde Veltroni: “Vorrei dire a Gawronski… Noi abbiamo innovato molto! Dei 4 capilista della “società civile”, solo uno viene dai partiti… E allora dico: non facciamoci del male!”

Si, Walter, avete innovato molto: ma troppo spesso dentro a una logica vecchia. Più donne, più giovani… Ma: donne dell’apparato … giovani assessori… i cooptati di Letta, la raccomandata dell’Arel… Io avrei candidato, per il 50%, grandi intelligenze esterne al partito, non importa se note al grande pubblico, ma tutte con un progetto per l’Italia ben delineato. Così invece, è come se gli apparati dei DS e della Margherita dicessero ai cittadini: “Il P.D.? E' cosa nostra!”.

Quanto al “farsi del male”, mi viene in mente quel che mi disse, con dolore, Pietro Scoppola, nel Giugno 2007 quando, con dolore, gli raccontai quello che stava avvenendo a Palazzo Chigi (ad opera di Enrico Letta e Fabio Gobbo): “per quanto scomoda, la verità deve venir fuori”. E allora seguendo la lezione di Pietro, credo che ci facciamo del male solo quando non siamo coerenti.

15 commenti:

PierGiorgio Gawronski ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Patrizia ha detto...

Il fatto è che Veltroni NON HA IL CORAGGIO DI CAMBIARE!
Patrizia

stefania.bogo ha detto...

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Caro Piergiorgio, sono tempi duri per noi outsider.
Da ogni parte, non solo in politica, credimi, vincono gli inquadrati, i raccomandati , i mediocri.
COloro che non hanno una mente propria, che ragionano per slogan o in nome di una religione spietata e negativista.
Chi mantiene una coerenza ed una mente aperta, finisce agli angoli, perchè possa essere mantenuto la status quo ante della casta.
E' un momento difficile, ma non si deve mollare.
La società civile ha bisogno che tu resti in piedi, come un baluardo, e che combatta con lei.
Personalmente apprezzo il tuo modo di vedere le cose, e ho apprezzato il tuo lucido scritto sul web, anche se mi ha fatto male.
Sai, pur sapendo come stanno le cose, come va la politica, non so, vederlo nero su bianco è un'altra cosa.
Non mollare, e combattiamo insieme.
La guerra è ancora lunga..."

Rosa

4 marzo 2008 4.15

Marco Wong ha detto...

forse è meglio essere escluso che avere una posizione in n-esima posizione da pagare con minor coerenza.

Unknown ha detto...

Chi era al potere, ci resta. Chi vorrebbe cambiare realmente la politica del nostro Paese, se ne sta casa. Questo è ciò che penso. Continuare a lottare? Ma per chi, ma per cosa? Credo che l'esclusione di PierGiorgio dimostri ancora una volta che la competenza, l'onestà intellettuale, e la fede nelle proprie idee non basta. E' necessario avere (e manipolare)le giuste conoscenze, abbassare la testa e agire d'inganno, fregandosene degli ideali o dei valori per cui si è sempre lottato.
Ammiro PierGiorgio perchè "si piega, ma non cade". Io non so se ce l'avrei fatta.
Silvia Ceccarelli

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Nei commenti qui sopra, noi pubblichiamo anche qualcuna delle emails che riceviamo (per questo escono con la nostra sigla). Prego però tutti di scrivere direttamente qui, sul blog, oppure sul Forum e di non mandarci emails di "contenuto".

Cara Patrizia, cara Silvia: con tutti i limiti della nostra situazione, che io denuncio a viso aperto, suggerirei però di non cadere nell'infantilismo politico del "voglio tutto e subito, oppure spacco tutto". In politica la scelta deve sempre cadere sul "meno peggio"; e nonostante tutte le polemiche di queste ore invito tutti a votare il PD con convinzione, mentre lavoriamo per la sua crescita morale e culturale.

Perché...

Veltroni ha comunque più "coraggio di cambiare" di Fini, Casini, e Berlusconi messi insieme. Pensiamo alla Mafia, con il quale si lotta ormai per il controllo di intere regioni. Quando penso che FINI ha candidato come CAPOLISTA DEL LAZIO Storace (!!!) mentre si era nel pieno dello scandalo delle manipolazioni delle liste elettorali, cioè di un attacco fraudolento alla democrazia e alla libertà di tutti noi; quando penso che ha "coperto" gli inquisiti di AN in Calabria e in Sicilia (e lo fa regolarmente); quando penso che il centro-destra in Sicilia è stato guidato per anni da Cuffaro, mentre negli ultimi 18 anni la sinistra (e rigorosamente solo la sinistra) ha avuto decine (più di 60) di amministratori locali morti ammazzati dalla mafia, allora si capisce chi sta da quale parte (anche se non sempre con la dovuta completa coerenza), e perché noi stiamo da questa parte. Il PD in Calabria ha candidato due prefetti, bypassando la classe dirigente locale! Un gesto forte!

Quando penso a Berlusconi che ha nominato Ministro della nostra Repubblica Previti, e che egli stesso oggi sarebbe addirittura in galera per gravi reati finanziari, se non avesse fatto approvare in tempo alcune Leggi (per le quali ci fu una "corsa contro il tempo" nella passata Legislatura), allora si capisce che "la casta" non è uguale dappertutto, e non votare sarebbe il miglior regalo ai politicanti. Loro schierano Gasparri, noi Olga D'Antona. Loro lanciano le basse calunnie contro Rutelli (arricchitosi con i parcheggia Roma) e Prodi (Telekom Serbia, ecc.), noi siamo capaci di denunciare le vere incoerenze ma anche di distinguere la diversa caratura morale e politica del PD dal resto.

Veltroni si è mosso con una operazione di rinnovamento (pensiamo alle donne finalmente candidate in posizioni "sicure") che purtroppo si muove ancora nella logica della autocandidatura degli apparati: non so se avrebbe potuto fare diversamente, o se avrebbe rischiato una rivoluzione interna e la perdita di controllo del partito. Noi non abbiamo le sue responsabilità, e ci possiamo permettere (anche se lui non la pensa così) di dire cose che lui comunque non potrebbe dire (e che purtroppo forse neppure pensa, non so). E' giusto che le diciamo. E' giusto che ci prepariamo, dopo la "nuova stagione" del veltronismo, ad andare ancora oltre. Ma sempre ricordando che anche "gli apparati" non sono tutti uguali, e anche le persone che fanno parte degli apparati non sono tutte uguali, non sono tutte incompetenti, ecc..

Fabio Scacciavillani ha detto...

I simboli del rinnovamento veltroniano sono Colaninno (il cui merito maggiore e' di avere un padre importante, diventato tale perche' sodale di D'Alema) e la sgallettata di fiducia di De Mita.

L'America a Veltroni piace solo nei film. Quando si tratta di democrazia il modello di riferimento e' Putin.

francesca ha detto...

ho letto della tua esclusione dalle candidature....che schifo mi fanno questi falsi democratici ...o forse questi sono i democratici....
non possiamo essere i loro schiavi..io non li voterò mai!
altro che, come dice Isabella ""vota PD per non votare a destra", questo partito democratico non da alcun spazio ad alcun tipo di democrazia..., anche peggio della cosiddetta destra!

Amerigo Rutigliano ha detto...

Caro Piergiorgio.
tu dici che Veltroni ha il coraggio di cambiare più degli altri che intrallazzano a tuo dire con la mafia.
La mafia ha molti accoliti a prescindere dal colore della casacca. Sono state ammazzate dalla mafia persone di ogni cultura politica quindi, eviterei certi argomenti, la mafia vivacchia con il potere del palazzo.
Storace è capolista nel Lazio con il suo partito "La Destra" quindi la tua affermazione è errata.
Tu pensi alla Sicilia e a Cuffaro.
Pensa pure che negli enti locali, la sinistra si alleava con la destra e la destra con la sinistra. Un componente del comitato dei 45 del PD è di Forza Italia.

In Calabria regna Loiero del PD e tutti sappiamo cosa è la Calabria.
Se Il PDL fece ministro Previti..i DS scalavano le banche..Bassolino annegava di merda la Campania, Veltroni ha cementificato mezzo agro romano e Rutelli insieme con Bettini crescevano all'ombra del cupolone con il Giubileo e intanto l'antica pineta di Castel Fusano veniva distrutta dalle fiamme perchè colma di immigrati armati di bombole e bracieri, rubarono anche i rubinetti antincendio,con il risultato che i pompieri non poterono intervenire, quanto ai parcheggi di Roma, informati e scopriresti cose davvero interessanti.

Quanto alle candidature.
La moglie di Bassolino sen. Carloni è candidata. La moglie di Fassino Serafini è candidata. La precaria che non è precaria perchè è uscito fuori il suo datore di lavoro, tutto incazzato dichiarando che la figliuola ha un posto fisso e se riceve 700 euro al mese dipende dal fatto che lavora solo 4 ore al giorno a part time. Lasciamo perdere le altre candidature, compresa quella di Adinolfi e Scalfarotto, autentici ruffiani da quattro lire.

Candidare poi i prefetti. Gerardo D'Ambrosio il giudice di mani pulite nel governo Prodi ha fatto la parte della comparsa, nessuna legge proposta da lui è stata approvata nemmeno in uno straccio di commissione.
Parli di Prodi e della sua innocenza suul'affare Telecom Serbia, per non parlare della Cirio, andiamo Gawroski, ma credi alla befana?
La realtà è che la politica italana non la cambia nessuno e sai perchè?
Per cambiare, occorrerebbe azzerare l'immensa tela di potere spesso molto occulto...sai quello dei muratori..occorrerebbe azzerare le lobby, i potentati, la confindustria che detta le regole, credo siano 10 quelle proposte da Montezemolo, occorrerebbe sloggiare il Vaticano, il mondo della cultura sempre spocchiosamente schierato, l'informazione sempre serva del potere, i piccoli e grandi privilegi, favori, raccomandazioni etc etc.

Ed ecco che torno ad un mio precedente post.
Per navigare nel guano caro Piergiorgio, occorre sporcarsi-
Ti sei domandato perchè ti hanno letteralmente scartato, a livello di outsider a differenza di Adinolfi che, invece è stato candidato seppur al 18 posto?
Lui è un giornalista che ha intervistato molti politici ed è un ruffiano, ha creato con Scalfarotto uno straccio di associazione IMILLE in cui c'è anche il figlio di Sofri che, si sono schierati con la Melandri alle primarie...hai capito Piergiò.. te devi da svejà, tu vivi di sogni che si dissolvono.

Non esisterà una stagione di veltronismo perchè se perde o pareggia faranno la grande coalizione e Veltroni non conterà più nulla, forse nel 2009/11 si tornerà a votare, avremo forse Berlusconi Presidente dela repubblica e Veltroni o un altra figura..è irrilevante, come Presidente del consiglio.

Interesse del PD nei prossimi mesi sarà quello di consolidare il suo potere oltre che ramificarsi nel paese, Proverà ha darsi una parvensa di partito dotato di fondamentali perchè sente la necessità il paese, di sentir parlare di politica alta e non di contratti con gli italiani o liste beautiful, occorre che la politica si differenzi come la notte e il giorno, il rosso e il nero.
Ma non vedete che cazzo di omologazione è stata propinata al popolo bue italico.il pozzo e il pendolo. Dov'è il rispetto dell'articolo 49 della costituzione che fine ha fatto, viene forse applicato? nonostante il presidente Napolitano girondoli l'Italia strombazzando che occorre rispetto delle istituzioni.
1400 morti sul lavoro, 28.000 in dieci anni, tanti quanto tutte le vittime militari occidentali in Iraq.
milioni di precari senza uno straccio di futuro quindi impossibilitati a farsi una famiglia, dei figli e ci affidiamo ai figli degli immigrati che sfrutteremo anche loro in età da lavoro e non otterranno nulla perchè sempre come ospiti saranno visti.

Dove era la sinistra, il centro, la destra. regnano e depredano l'Italia da sessanta anni e tu parli di cambiamento.
Mi auguro che ci siano altre quattro giornate di Napoli.

Carlo ha detto...

Non credo che davanti alla mancata candidatura di Piergiorgio ci si debba far prendere da scoramento. Che lettura abbiamo dato e diamo dell'indirizzo intrapreso da Veltroni? Io non l'ho votato alla primarie e pour cause. Ma Veltroni è stato plebiscitato. Il problema non è Veltroni ma il PD. Questo organismo in via di strutturazione che caratteristiche va via via assumendo? Sarà un entità viva, vitale, con una natura, ancorché debole, democratica? Perché credo che questa Italia che va declinando abbia necessità di ricostituire dei centri atti alla ri-generazione del sistema politico. Ora, si crede (credeva) che questo compito possa (potesse) essere raggiunto in breve? Che questo obbiettivo fosse a portata di mano? Ma guardiamoci intorno. Dove sono i punti, le leve della ripresa della democrazia italiana? Nel "popolo della libertà", un "partito" inventato dalla sera alla mattina? Ma ci rendiamo conto del fatto che Berlusconi, senza interpellare nessuno, ha sciolto la più grande formazione politica nazionale "Forza Italia" nello spazio di una giornata? Siamo consapevoli del livello di degrado della politica democratica cui siamo giunti?
D'altra parte è l'intero paese che si trova in una fase di sofferenza. Non mette conto qui di fare analisi più articolate ma tra l'involuzione caotico della società ed il mondo della politica ci sono più punti di contatto.
Dentro questo quadro ci sono elementi che possono far credere ad una inversione di tendenza (relativamente alla politica)? Ne elenco un paio.
1) La rete (Grillo e la e-democracy)
2) Il ricambio generazionale negli apparati tradizionali

Nota a margine : ma se le elezioni finiscono con un pareggio che si fa?

daniela ha detto...

Caro Piergiorgio,
condivido pienamente le tue impressioni sull'ultimo coordinamento nazionale cui ho partecipato.
Purtroppo condivido anche molte delle amare affermazioni che amerigo rutigliano ha espresso sul blog...Anch'io sono piuttosto disincantata.Seduta dietro a te nella riunione, ho pure avuto qualche senso di colpa nel non condividere la tua ferma astensione alla retorica lettura delle liste. Però a che serviva? Il dissenso era diffuso e si palpava, ma tutti, a parte te e Bassanini, hanno preferito fare gli struzzi. Anch'io, ovviamente.
Ho una giustificazione pragmatica, anche se io per prima non ne sono del tutto convinta: fare i don Chisciotti non paga, nel senso che non porta risultato.
Credo che l'unica via possibile sia quella di individuare una strategia politica per far sì che questi malumori (molto diffusi, mi pare) siano presi in considerazione seriamente. Non ho ricette pronte e tra l'altro credo che la delusione vada un po' sedimentata, ma mi piacerebbe confrontarmi con gli amici del blog.
daniela

gianmario ha detto...

ho scaricato le liste e cercato il nome di PG tra i candidati
mentre le regioni scorrevano e il nome cercato non saltava fuori mi chiedevo: ma questi chi sono? intendo questi nomi nuovi che non conosco
speravo in competenze più robuste che l'essere dell'apparato ma tant'è, quale organizzazione lavorerebbe mai per farsi fuori consapevolmente
e poi con quali gambe si sarebbe andati a queste sciagurate elezioni?
mi dispiace per piergiorgio ma vedo che ha un fondo di sana incazzatura che tiene alto il tono e stimola tutti quanti
parliamone ancora, cerchiamo alleanze, coaguliamo il dissenso in proposte di merito, di metodo, di organizzazione
per ora un grazie a piergiorgio

PierGiorgio Gawronski ha detto...

Fabio: i simboli del rinnovamento Veltroniano oltre a Colaninno sono anche Veronesi, il prefetto De Seta in Calabria, il presidente degli industriali metalmeccanici in Veneto... e c'è gente "degli apparati in gamba", come Stefano Fassina.

Francesca: non so se conosci direttamente cos'è la cosiddetta destra... ripensaci!

Amerigo: Fini ha candidato Storace nel 2006 come capolista del Lazio, mentre lo scandalo era su tutti i giornali... solo in un paese del terzo mondo trovi 12% degli elettori disposti a votare una lista del genere! Quanto ad Adinolfi, mi ha detto che ha avuto la candidatura grazie ad "amicizie" nei dirigenti del PD. Secondo me se le aveva e le ha sfruttate ha fatto bene, non mi stai suggerendo di fare lo stesso? La domanda vera che vi rigiro è: sarà mai possibile per un partito offrire metà dei suoi posti in Parlamento ad esterni di grande qualità? Se rispondete di no, la mia critica a Veltroni è infondata.

Carlo: hai ragione, veltroni è più avanti del resto del partito (con rif.to agli apparati, ma non con rif.to alla sua base). Per questo io ho appoggiato Veltroni fino ad ora, e non ho altre sponde: curioso per me fare polemica proprio con lui.

Daniela: grazie per la tua testimonianza. Si può servire il proprio paese in molti modi e con molti stili. Ma chi ha cominciato la rivoluzione arancione in Ucraina era un Don Chisciotte. E io credo nella democrazia dal basso. Inoltre non sono tanto capace a tessere tele...

GianMario: ho chiesto all'om. Brutti se in politica si faceva sempre così con le candidature: mi ha risposto che una volta si spiegava ciascuno chi era e perché lo si candidava: "è un intellettuale, è uno che sa fare X e Y, ecc.". E ha sorriso mestamente. Effettivamente, se non conosciamo la gran massa dei candidati, può essere che siano comunque validi, anche se non sono dei Pippo Baudo. Ma potevano spiegarci chi sono?!

Amerigo Rutigliano ha detto...

Caro Piergiorgio.
Se il 12% dell'elettorato vota Storace vuol dire che al 12% dei cittadini italiani va bene Storace, del resto cosa dire al 70% degli elettori chi hanno votato Previti, Dell'utri, Cuffaro, Bassolino, Carra, Loiero, etc, come dovrebbero essere giudicati, forse degli utili idioti..togliattiani?
Quanto alle candidature da te rammentate come il prefetto Della Seta o il presidente Calearo. Non sono candidature mobilitanti, non portano voti. Il prefetto Della Seta in Sicilia peraltro sparirà perchè la Sicilia sarà saldamente vinta da Berlusconi e così nel Veneto di Calearo.
Quanto ad Adinolfi. certo ha saputo sfruttare le amicizie. La politica è questa, quella che non sei stato capace di fare te che forse non hai tali amicizie. Adinolfi si è fatto carico di rappresentare il popolo dei blogger, una base l'ha saputa inventare anche se minima. Tu sei stato incapace di proporti e di presentarti, questa è la realtà.
Non sei riuscito nonostante i miei suggerimenti, saper creare alleanze in ogni settore possibile.
Voglio dirti una cosa.
Io ho contatti con il mondo delle donne, partecipo e sostengo le loro rivendicazioni. Ho contatti con altre associazioni importanti,con partiti, il 23 Marzo sono stato invitato direttamente dalla segreteria di D'Alema che peraltro conosco, ad un dibattito internazionale organizzato dalla Fondazione Italiani Europei. Se avessero accettato la mia candidatura alle pimarie, ora io sarei candidato e certamente non di bandiera.
Con questo intendo dirti che, esercitare l'antica arte della politica, significa sapersi anche creare dei ponti che non sono gli sterili comunicati ansa che lasciano il tempo che trovano, con il risultato di mettere solo dei paletti su quei ponti. Ci saranno altre tornate elettorali quindi, per chi intende voler fare delle cose nell'interesse del paese gli è necessario costruire un consenso di scopo, insomma lottare a difesa di una idea..ti faccio tre esempi.

Pannella, con le sue battaglie sui diritti civili e laici.

Giuliano Ferrara, con la sua battaglia sulla vita del feto e contro l'aborto e la pillola del giorno dopo.

Grillo, con la sua battaglia sulla mala politica.

La battaglia politica esiste ancora non è del tutto deceduta.
Le persone vogliono sentir parlare di una politica altisonante è necessaria dunque una battaglia delle idee che ora è assolutamente latente ed è proprio ora il momento opportuno perchè, queste elezioni non sono altro che la barca di Caronte.
Il vecchio è in procinto di dare la sua dipartita mentre il nuovo sta nascendo ed è proprio in questa fase critica politica e sociale che una idea valida potrebbe ottenere una certa visibilità e farsi accettare dall'opinione pubblica.
Il Parlamento agli esterni di qualità tu dici..
Se cambieranno la legge elettorale e magari con il ritorno delle preferenze pur se è uno strumento criticato perchè fonte di corruzione politica, ogni persona di qualità o meno, potrà avere l'opportunità di candidarsi, spiegando all'elettorato le sue ragioni e progetti. Che Veltroni potesse aprire alla società civile è improbabile se non impossibile.
Torno a ripetermi, la politica nei fatti cosa è, cosa rappresenta e come può ottenere delle maggioranze.

La politica è un insieme d'interessi consolidati o da consolidare.
Chi determina la politica di un paese o meglio da chi viene indirizzata.
La politica viene indirizzata da un insieme d'interessi consolidati o da consolidare.
La tesi di Gramsci del 1924 era che fondamentalmente la crisi sconquassa tutti gli stati che hanno per base il regime capitalistico in economia e liberale in politica. La contradizione principale è quella che si origina da questa separazione tra politica e economia.
Don Chisciotte, la rivoluzione arancione e la politica direttista.

Don Chisciotte è la leggenda di uno sfortunato cavaliere un pò suonato che si batteva contro i mulini a vento. In realtà si potrebbe dedurre che in fondo non è poi tanto una leggenda ma, la rappresentazione della realtà umana : Battersi contro il potere equivale battersi con i mulini a vento, Una rappresentazione che ritengo sbagliata, battersi è sempre cosa nobile specie se a ragione, contrariamente sei omologato, uno dei tanti pecoroni che corrono dietro al pastore.
La rivoluzione arancione, quando si è resa conto di battersi contro i mulini a vento, si è semplicemente apparentata o accordata con il potere putiniano o sbaglio...? Non lo trovo sbagliato perchè in ogni caso ha ottenuto un successo.

Piergiorgio.
Veltroni non è avanti a nessuno.
conosco benissimo quella realtà perchè ci sono cresciuto politicamente.
Potrei dirti che la vera anima del PD è D'Alema, Fassino, Amato, Napolitano Etc e che a Veltroni pur in gamba e vecchio capitano di fregata, ha bisogno da buon ex comunista quale è, cresciuto alla scuola politica di Frattocchie, del benestare dei veri pupari che smuovono i fili del vero potere politico ed economico.
Veltroni è in realtà una pedina come tante, la cabina di regia è altra cosa, li ci sono i grandi ...vecchi che accendono o spengono le luci.

Le tue domande a Brutti che ho iniziato a contestare sin dal lontano 1996 peraltro nelle vesti di candidato al Senato.
Il PCI.PDS.DS, organizzava le liste lettorali tramite indicazioni con relativa votazione provenienti delle sezioni locali, regionali e provinciali, mentre la nomenclatura che contava, quella che doveva essere eletta, veniva nominata dal coordinamento nazionale ed i personaggi erano sempre gli stessi, quelli che attualmente vedi in giro tra un incarico e l'altro; oggi senatore, domani Presidente di Regione, di una banca, di una azienda pubblica etc ed ecco dunque il potere di cui sopra scrivevo.
Cosa fare se fossi te.
Proporrei un'idea, una bandiera, non ideologica ma, molto pragmatica utile per la costruzione del consenso. Una idea magari messa in un angolo dalle forze politiche perchè ritenuta contro producente per loro consenso. Una idea cui valga la pena battersi..ma, quale idea?
Cosa fa tanto dibattere e incazzare l'elettorato, le tasse, il lavoro, la famiglia? no, non potreste cavalcare tale idea è inflazionata e allora cosa...
Potreste battervi a difesa dell'Articolo 1 della costituzione, magari creando una associazione denominata
" ART.1 L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro"
denunciare fatti illeciti, mettere in piedi una equipe in grado di sostenere il lavoratore in difficoltà, avvocati che difendano mi loro diritti, un filo diretto con il Ministero del Lavoro, con i Comuni, le Regioni, le Provincie. Una associazione sponsorizzata dal governo, dalla commissione europea, dallo stesso Parlamento di Strasburgo cui potresti peraltro ottenere i fondi come associazione ONLUS..questa iniziativa renderebbe grande l'idea stessa o si otterrebbe la classica posizione di forza, guarda il sindacato UGL e il suo Presidente donna, Dott.ssa Polverini, sono cresciuti dal nulla, oggi siedono ai tavoli di contrattazione nazionali e al governo, questa è un'altra idea che ti offro.
Concludo sul tessere la tela.

Le tele le tessono tutti gli esseri viventi e per ragioni diverse. La tesse il ragno per sopravvivere, l'essere umano per coprirsi... e per costruire ogni cosa piccola o grande che sia, anche Penelope tesseva la tela di giorno e la disfaceva di notte per difendersi dai PROCI...

Leggete e moltiplicatevi
amerigorutigliano.ilcannocchiale.it
amerigorutigliano.wordpress.com

Good luck
a presto amici, fate crescere Gawroski che è una brava persona, senza dimenticarvi di... Zaratrusta.

vincenzoV ha detto...

Caro Piergiorgio
prima di tutto tutta la mia solidarieta', la mia sincera stima ed amicizia.
Non sono d'accordo su te quando difendi l'operato di Veltroni. La casta e' dannosa al sistema. Una persona come Veltroni, sta dando un volto umano alla casta e cerac di perpetuare la sua nefasta influenza sulla vita democratica del paese. E' piu' pericoloso di Berluska (che suscita reazioni di difesa democratica delle istituzioni)... La scelta delle candidature del PD rispecchia una logica vecchia e perdente. Veltroni non ha al forza di cambiare e sara' travolto dall'ondata di antipolitica imminente ed inevitabile
Vincenzo Vespri