domenica 23 marzo 2008

Tempo di bilanci

Vacanze di Pasqua, tempo di bilanci. Mi riferisco alla nostra partecipazione nel Partito Democratico. I fatti nudi e crudi sono questi, e non possiamo nasconderceli.
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Fin dalle "primarie" di Ottobre, gli apparati DS e DL ci hanno letteralmente impedito di candidarci in almeno 10-15 città, rifiutandosi di (riceverci per) vidimare le nostre liste, sempre con la stessa motivazione: "vogliamo favorire Veltroni (Bindi, Letta)". Testimoni silenziosi di queste vicende restano le nostre liste vidimate - per un atto di pura cortesia - da consiglieri di centrodestra (che nelle elezioni interne del PD non c'entrano niente). Lo stesso regolamento basato sui delegati era fatto per impedire agli outsider una partecipazione più che simbolica, ma questo lo sapevamo. L'appliazione dello stesso regolamento, tuttavia, era affidato agli stessi apparati, che in maniera inopinata hanno escluso altre due nostre liste a Genova (motivo: non erano state vidimate in tempo dai consiglieri DS-DL!). Tuttavia, sul piano dei contenuti abbiamo molto influenzato il PD, con almeno due candidati (Veltroni e Bindi) su quattro che hanno attinto a piene mani dal nostro programma, a cavallo fra la protesta, la meritocrazia e l'esigenza del buon governo.
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La stessa impostazione è emersa in questi mesi. Contrariamente a quanto promesso (da Bettini), ci hanno di fatto impedito di guidare sul sito del PD dei Forum tematici (su: "la democrazia dal basso", "la riforma della cooperazione allo sviluppo", "la proliferazione nucleare") che pure avevamo affidato ai migliori esperti italiani. Al momento delle candidature, poi, si sono resi irreperibili e non ci hanno aperto neppure uno spiraglio. E' come se dicessero: "il PD è cosa nostra, gli outsider e la società civile ci servono come foglie di fico, ma non oltre". Però continuiamo a essere ascoltati quando parliamo di contenuti. Ad es. WV ora parla di ridurre gli stipendi dei parlamentari. E nel Manifesto dei valori anche se con fatica abbiamo fatto passare una linea di apertura alla globalizzazione ("non liberista") e tante altre cose.
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NOW: Stiamo per lanciare l'associazione "Il Coraggio di Cambiare": ci lavorano GianMario Nava e Carlo Lavalle. Pensiamo poi di operare nel PD come "circolo on line". Stiamo anche riflettendo su iniziative di democrazia dal basso autonome dal PD. Ma qui mi fermo.
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Quali scenari si apriranno dopo le elezioni? E noi, come dobbiamo comportarci? Vado all'estero una settimana. Rifleterò. E anche voi, offrite le vostre riflessioni.
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Buona Pasqua!

6 commenti:

Carlo ha detto...

Il vizio originario del PD, cioè di essere nato come fusione di due apparati DS e Margherita, si è e si farà sentire. Questo condizionamento continuerà a pesare sulla vita della nuova formazione politica. Ma per me è tutta la politica che deve recuperare e rimettere in moto i fermenti democratici che pure si manifestano nella società. Le forze che spingono in questa direzione ci sono e si sono accorte che bisogna andare oltre il limite della democrazia "concessa". D'altronde sui temi di fondo, sugli aspetti strategici c'è molto da lavorare. La linea veltroniana si attesta sul concetto della democrazia che decide, sulla necessità di operare una svolta rispetto al passato, ma, a me pare, priva di un disegno marcato e riconoscibile. E' il pragmatismo di chi vuole incidere sui vizi più vistosi, spuntando le esagerazioni più inaccettabili un pò qua e un po là. Sono convinto che in alcuni casi si tratta di spezzare e rompere, non di limare, per restituire fludità ed efficienza al sistema sociale. Sui privilegi della politica, sui conflitti di interesse ad esempio. Per questo istituire una associazione o circolo on line nel PD è importante anche per dare linfa ad un dibattito interno a volte inesistente o asfittico.

Carlo Lavalle

Maurizio Rondina ha detto...

Questa cosa che danno ascolto ma non rappresentanza, non mi convince… Sanno tanto di concessioni elettorali. E poi i suggerimenti “inclusi” nei programmi o nel manifesto dei valori, rimangono ancora sulla carta, e di carta in campagna elettorale ne viene stampata tanta.. La verità è che ci hanno tolto il diritto di votare per “nostri” rappresentanti. Ben vengano quindi le “iniziative di democrazia dal basso autonome dal PD”. Diamo corpo a questo circolo on-line, vediamo forma contenuti e prospettive di questa associazione “Il Coraggio di Cambiare” di cui tanto si parla ma poco ancora si sa, attingiamo se possibile qualcosa anche dalla bozza (e discussione) del movimento politico “La Città Ideale” sul forum http://www.gawronski.forumer.it/about134-gawronski.html
Gli scenari per il dopo elezioni penso non siano proprio rosei, penso si debba andare avanti per la nostra strada, tanto più che queste elezioni non hanno voluto ci riguardassero.

Maurizio Rondina.

Carlo ha detto...

Caro Maurizio, ho letto la tua proposta e mi pare riecheggi una tensione positiva volta alla ricerca di una perfezione, di una dimensione utopica che va preservata, coltivata e reimmessa nell'azione politica.
Io mi muovo nel quadro della linea della "rivoluzione democratica e civile" e penso si debba dare svolgimento concreto a questa idea-forza. C'è un passaggio di crisi dell'Italia che va decifrato e che attende uno sbocco positivo, un approdo. Rivoluzione democratica e civile non è solo il titolo ideale di uno statuto ma è linea di azione che va costruita e perseguita. Essa indica l'esigenza di una discontinuità, di una rottura, ed un appello al corpo sovrano, composto di comuni di cittadini, perché reagisca, abbia il coraggio di cambiare, e faccia fronte comune davanti una situazione densa di rischi e di possibilità negative. Rivoluzione democratica e civile vuol dire riconquista dello spazio pubblico piegato agli interessi delle consorterie e ridisegno dei confini delle istituzioni pubbliche come sburocratizzazione e riavvicinamento alle istanze della società. L'ideale per me è quel chiarore che vediamo dal buio del tunnel che serve a illuminare la strada che percorriamo e allo splendore della cui luce ci avviciniamo mentre insieme camminiamo.

Carlo Lavalle

Vincenzo ha detto...

Credo che nonostante difetti molto visibili (il PD e' in mano ai soliti apparati) la sua nascita ha determinato a cascata effetti molto positivi. E' in corso un lento avvicinamento verso un reale bipolarismo; vi e' una maggiore trasparenza della politica; la candidatura di raccomandati/e, di figli/e, di soubrette e "figoni" ha determinato una reazione forte anche non in termini di mera antipolitica.
Detto questo, vi e' molto da lavorare perche' la logica con cui ragionano e' quella vecchia.
Io conosco bene solo la realta' universitaria. Posso dire che nei 2 anni di Governo Prodi, la politica e' stata la solita: riduzione di risorse e finanziamento delle solite baronie (cosa che ha determinato una impressionante fuga di giovani laureati all'estero). Nel Programma del PD (e nelle scelte fatte fino ad adesso) non c'e' niente che faccia presagire un cambiamento di direzione.
Vincenzo Vespri

Patrizia ha detto...

E' molto difficile che persone pulite come Giorgio,(estraneo alle logiche di un sistema basato sul principio della casta), abbiano oggi spazio nel panorama politico italiano.
Allego delle esternazioni prese dal blog di Beppe Grillo, a parte i toni, c'è materiale sul quale riflettere!
Beppe Grillo:
"Le liste elettorali sono come un uovo di Pasqua trasparente. Non c’è nessuna sorpresa. Dell’Utri, Cuffaro, Carra, Crisafulli sono già stati eletti, insieme a tutti gli altri. Diventeranno nostri dipendenti a 25.000 euro al mese anche Fassino (per la quarta volta), sua moglie (per la quinta volta), D’Alema, gli avvocati e la segretaria dello psiconano. La Camera e il Senato sono al completo. Sold out.
Il Parlamento è la nuova casa chiusa degli italiani. La porcata elettorale Calderoli/psiconano del 2006 ha istituito le liste chiuse. Le liste Merlin. Ha tolto ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio candidato. Deputati e senatori vengono raccolti dalle strade d’Italia dai segretari di partito. Figure politiche ormai tra i papponi e i magnaccia.
Il vostro voto non serve. I giochi sono stati fatti. Non ci credete? Prima delle elezioni pubblicherò la composizione della Camera e del Senato, nome per nome, prescritto per prescritto, condannato per condannato. Dopo le elezioni, controllate chi è stato eletto. Se le mie previsioni risulteranno esatte, vuol dire che vi hanno preso per il culo.
C’è un’altra cosa che non mi va giù. Che sindaci e presidenti regionali si possano dimettere per candidarsi alle politiche. I cittadini del loro Comune e della loro Regione li hanno votati per un mandato di cinque anni. Li hanno assunti per fare un lavoro ben preciso. Loro se ne fregano dei datori di lavoro. Della loro città, della loro Regione. Formigoni si dimette da Presidente della Lombardia per fare il ministro degli Esteri. Topo Gigio Veltroni si dimette da sindaco di Roma per fare il segretario di partito. Ma non vi sentite presi in giro? I soldi per le campagne elettorali regionali e comunali in Lombardia e a Roma, il tempo dei cittadini, nuove elezioni, nuovi assessori. Questi cambiano posizione ogni volta che ci guadagnano di più. Sono puttane politiche.
Non votate, è l’unica scelta che vi è rimasta. Non legittimate una legge elettorale incostituzionale. Spiegate a chi crede di esercitare un suo diritto il 13 aprile che è vittima di un incantesimo. Chi vota diventa complice, anche se non lo sa."

Amerigo Rutigliano ha detto...

Caro Lavalle.
Non credo che "Il coraggio di cambiare" potrà mai determinare la politica italica " I'm Dream".

Credo al contrario funzionali associazioni di scopo in grado di saaper dialogare con tutti e da tutti riceverne il necessario sostegno economico e politico...il resto è aria fritta.

Io ritengo che sia utile smetterla di chiacchierare da dietro una tastiera e attivare un progetto utile, mettendo da parte i sogni, essere funzionali davvero.
Perchè i progetti possano avere speranza di riuscita, occorre saper cogliere l'attimo.." Carper Diem" e questo è il momento giusto.