Nemmeno io ho capito. Ieri sera ho visto Tetris, trasmissione televisiva curata da un giornalista che lavora al Giornale ma a quanto pare è stato portavoce di Rifondazione Comunista (http://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Telese) La realtà attuale è stata ben fotografata da Filippo Facci, anche lui proveniente dalla "sinistra" ma approdato ai media del centro-destra. Il sistema politico attuale e le forze politiche attualmente presenti sono refrettari al libero pensiero ma richiedono per la loro esistenza il conformismo intellettuale e l'agire esecutivo non indipendente. Questo in sintesi il suo giudizio. Per me questo andazzo si è da tempo instaurato nel mondo politico nostrano. I partiti come fucina di idee, come cornice della dialettica politica sono da tempo scomparsi. E' prevalsa l'organizzazione modellata sul carisma della persona che si contornia di gregari, spesso plaudenti, comparse di una regia determinata altrove e ristretta a pochi elementi (oligarchia). Che si stia svelando questo meccanismo è un fatto positivo ma per superarlo ce ne vorrà. Si tratta in poche parole di una verticalizzazione dell'agire politico facilitato dalla crisi ideale e di valori che ha colpito la nostra società. Infatti sono sempre stato convinto che la riorganizzazione del sistema politico dopo lo smottamento conseguito a Tangentopoli non avrebbe potuto essere realizzata senza una ripresa della politica come fatto culturale, ideale e programmatico. Mi sembra che dopo 15 anni questa analisi si dimostri più che mai valida. La forza senza il portato delle idee non vale nulla, è priva di consistenza storica.
Boh! Poverina! Non ha detto nulla di nulla, solo frasi vuote di senso e di logica, A me ha fatto pena.Il filmato sembra tratto da quella trasmissione che si chiama "Dilettanti allo sbaraglio" . L'unica cosa che ho capito è che ha un concetto molto edulcorato e disneyano della politica e, cosa non meno grave, per me, delle problematiche femminili (Ma tanto qui siete tutti maschi!!!). Comunque, se per lei posso provare pena, ed umanamente anche un po' di tenerezza, provo anche tanta rabbia per chi ha deciso le nomine (non mi pare più il caso di dire candidature) nel PD. Sono d'accordo con Carlo che sia necessaria una ripresa dei valori ideali e culturali di cui tamgentopoli ci ha privato e che devono essere alla base di ogni programma politico. Però, mi sa tanto che con questi personaggi sarà una bella lotta!!
A parte il "come" il personale politico viene selezionato, qui volevo evidenziare il "chi".
La ragazza fa pure un riferimento all'etica: ma che etica c'è nell'accettare un posto scavalcando gente molto più capace di te di servire il paese in quella posizione, solo perché tu hai gli amici giusti? Questo è proprio il cuore del problema italiano!
E visto è stata segnalata da Letta, il quale ha incentrato tutta la sua campagna delle "primarie" sulla lotta alla cooptazione, continuo a chiedere: che etica c'è nel dire una cosa e fare esattamente il contrario? Perché se è vero che la legge elettorale è quella che è, è anche vero che nessuno ti obbliga a selezionare persone che non brillano né sul piano della legittimazione democratica, né sul piano delle competenze, né sul piano della progettualità politica. Con tutto il rispetto per Alessia, che non è certo una incompetente totale. Ma se penso che lei è la "responsabile per i problemi del lavoro" del Partito Democratico, qualche dubbio mi viene...
Questa ragazza è cosi accorata e sognante, perchè non ha ancora capito, che la sua "passione" sarà asservita alla "casta". Non pensa nemmeno che chi è nella "casta" non ha più voglia, e forse nemmeno le capacità, di guadagnarsi la pagnotta giorno per giorno, ad armi pari con tutti gli altri, che a nessuno piace tornare indietro da una situazione di privilegio. Questi si aggrappano con le unghie e con i denti al loro status, seguendo l' esempio degli Andreotti, dei Fini, dei D' Alema, dei Veltroni, dei Casini, dei Bertinotti, ecc., ecc., ovvero dei tanti "politici a vita". La svolta sarebbe quella di renderli consapevoli che non può durare per sempre. Dopo tangentopoli, un nuovo "smottamento" potrebbe essere solo quello di una riforma per definire il termine obbligato per l' attività politica. Visto che si parla di professionisti della politica, quindi di un "lavoro", perchè in tutti i lavori ci sono precise regole per il pensionamento, ed in quello di politico no? Perchè ci sono i senatori "a vita"? Perchè Blair e Aznar smettono a 55 anni, mentre in italia non smettono mai. Anche ipotizzando un limite di 30 anni di "servizio" (che non è poco), quasi tutti in signori suddetti, sarebbero già obbligati a ritirarsi, e a lasciar posto ad altri.. Ma purtroppo una riforma in tal senso dovrebbero proprio approvarla loro.. quindi lo spazio per l' ottimismo è veramente poco..
Tyrone, sei un ottimista! Questi giovani candidati dai partiti sono i portaborse della "casta" da molti anni: sanno benissimo quali privilegi vanno a prendersi e con quale sistema. Diceva Pajetta, vecchio comunista, nel 1975 al ritorno da un viaggio in URSS, ai giornalisti che gli chiedevano se ci sarebbe stato un ricambio nella gerontocrazia del PCUS: "Se conosceste i giovani, non sareste così ansiosi di vedere un ricambio"
Caro Piergiorgio, non mi sembra proprio di essere ottimista... Da tempo sostengo la metafora dell' "acqua dei termosifoni", ovvero il "ricircolo" di politici, portaborse, cariche in enti pubblici, cariche sindacali, persone dipendenti in un ente pubblico, e amministratori in un altro, poi il portaborse diventa politico, il politico dirigente dell' ente pubblico, il sindacalista presidente di un partito. Tutti sanno che l' acqua dei termosifoni "puzza", eppure loro questa puzza proprio non la sentono... A quando un vero e proprio ricambio d' acqua (e d' aria), forze nuove dal mondo delle professioni, dal mondo produttivo, dal mondo dell' arte della cultura e della ricerca... Come hai visto non solo la tua proposta "velleitaria" del 50% di forze nuove non è stata presa in considerazione, ma addirittura non hanno nemmeno candidato te... dobbiamo forse rassegnarci?
rassegnarci mai! piuttosto bisognerebbe fare comprendere come il ricambio sia fisiologico e sano e come può solo portare ad un miglioramento per tutti anche per i "politici" che potrebbero stare fermi un giro sicuri di potere rientrare se hanno i numeri ho l'impressione che qui come in altre faccende italiane non ci sono solo cattivi ma anche tanti che sanno benissimo che o sei dentro o sei fuori e che una volta fuori non rientri come per il lavoro, ad esempio tanta opposizione ai lavori flessibili la si può spiegare solo con la terribile paura delle precarizzazione, ovvero della marginalizzazione mentre si può essere al cuore del lavoro e lavorare sempre pur cambiando spesso lavoro anche qui, credo che la parola chiave sia fiducia nessuno ha fiducia di potercela fare, tutti si aggrappano a quel poco o tanto che hanno, la mobilità e il dinamismo della società è a zero
8 commenti:
MESSAGGIO COMPASSIONEVOLE
NON SI è CAPITO PERCHE' LA RAGAZZA SI è MESSA A FAR POLITICA
Andrea
Nemmeno io ho capito. Ieri sera ho visto Tetris, trasmissione televisiva curata da un giornalista che lavora al Giornale ma a quanto pare è stato portavoce di Rifondazione Comunista (http://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Telese)
La realtà attuale è stata ben fotografata da Filippo Facci, anche lui proveniente dalla "sinistra" ma approdato ai media del centro-destra. Il sistema politico attuale e le forze politiche attualmente presenti sono refrettari al libero pensiero ma richiedono per la loro esistenza il conformismo intellettuale e l'agire esecutivo non indipendente. Questo in sintesi il suo giudizio.
Per me questo andazzo si è da tempo instaurato nel mondo politico nostrano. I partiti come fucina di idee, come cornice della dialettica politica sono da tempo scomparsi. E' prevalsa l'organizzazione modellata sul carisma della persona che si contornia di gregari, spesso plaudenti, comparse di una regia determinata altrove e ristretta a pochi elementi (oligarchia). Che si stia svelando questo meccanismo è un fatto positivo ma per superarlo ce ne vorrà. Si tratta in poche parole di una verticalizzazione dell'agire politico facilitato dalla crisi ideale e di valori che ha colpito la nostra società. Infatti sono sempre stato convinto che la riorganizzazione del sistema politico dopo lo smottamento conseguito a Tangentopoli non avrebbe potuto essere realizzata senza una ripresa della politica come fatto culturale, ideale e programmatico. Mi sembra che dopo 15 anni questa analisi si dimostri più che mai valida. La forza senza il portato delle idee non vale nulla, è priva di consistenza storica.
Carlo Lavalle
Boh!
Poverina! Non ha detto nulla di nulla, solo frasi vuote di senso e di logica, A me ha fatto pena.Il filmato sembra tratto da quella trasmissione che si chiama "Dilettanti allo sbaraglio" . L'unica cosa che ho capito è che ha un concetto molto edulcorato e disneyano della politica e, cosa non meno grave, per me, delle problematiche femminili (Ma tanto qui siete tutti maschi!!!).
Comunque, se per lei posso provare pena, ed umanamente anche un po' di tenerezza, provo anche tanta rabbia per chi ha deciso le nomine (non mi pare più il caso di dire candidature) nel PD.
Sono d'accordo con Carlo che sia necessaria una ripresa dei valori ideali e culturali di cui tamgentopoli ci ha privato e che devono essere alla base di ogni programma politico. Però, mi sa tanto che con questi personaggi sarà una bella lotta!!
A parte il "come" il personale politico viene selezionato, qui volevo evidenziare il "chi".
La ragazza fa pure un riferimento all'etica: ma che etica c'è nell'accettare un posto scavalcando gente molto più capace di te di servire il paese in quella posizione, solo perché tu hai gli amici giusti? Questo è proprio il cuore del problema italiano!
E visto è stata segnalata da Letta, il quale ha incentrato tutta la sua campagna delle "primarie" sulla lotta alla cooptazione, continuo a chiedere: che etica c'è nel dire una cosa e fare esattamente il contrario? Perché se è vero che la legge elettorale è quella che è, è anche vero che nessuno ti obbliga a selezionare persone che non brillano né sul piano della legittimazione democratica, né sul piano delle competenze, né sul piano della progettualità politica. Con tutto il rispetto per Alessia, che non è certo una incompetente totale. Ma se penso che lei è la "responsabile per i problemi del lavoro" del Partito Democratico, qualche dubbio mi viene...
Questa ragazza è cosi accorata e sognante, perchè non ha ancora capito, che la sua "passione" sarà asservita alla "casta". Non pensa nemmeno che chi è nella "casta" non ha più voglia, e forse nemmeno le capacità, di guadagnarsi la pagnotta giorno per giorno, ad armi pari con tutti gli altri, che a nessuno piace tornare indietro da una situazione di privilegio.
Questi si aggrappano con le unghie e con i denti al loro status, seguendo l' esempio degli Andreotti, dei Fini, dei D' Alema, dei Veltroni, dei Casini, dei Bertinotti, ecc., ecc., ovvero dei tanti "politici a vita".
La svolta sarebbe quella di renderli consapevoli che non può durare per sempre.
Dopo tangentopoli, un nuovo "smottamento" potrebbe essere solo quello di una riforma per definire il termine obbligato per l' attività politica. Visto che si parla di professionisti della politica, quindi di un "lavoro", perchè in tutti i lavori ci sono precise regole per il pensionamento, ed in quello di politico no? Perchè ci sono i senatori "a vita"? Perchè Blair e Aznar smettono a 55 anni, mentre in italia non smettono mai.
Anche ipotizzando un limite di 30 anni di "servizio" (che non è poco), quasi tutti in signori suddetti, sarebbero già obbligati a ritirarsi, e a lasciar posto ad altri.. Ma purtroppo una riforma in tal senso dovrebbero proprio approvarla loro.. quindi lo spazio per l' ottimismo è veramente poco..
Tyrone, sei un ottimista! Questi giovani candidati dai partiti sono i portaborse della "casta" da molti anni: sanno benissimo quali privilegi vanno a prendersi e con quale sistema. Diceva Pajetta, vecchio comunista, nel 1975 al ritorno da un viaggio in URSS, ai giornalisti che gli chiedevano se ci sarebbe stato un ricambio nella gerontocrazia del PCUS: "Se conosceste i giovani, non sareste così ansiosi di vedere un ricambio"
Caro Piergiorgio, non mi sembra proprio di essere ottimista... Da tempo sostengo la metafora dell' "acqua dei termosifoni", ovvero il "ricircolo" di politici, portaborse, cariche in enti pubblici, cariche sindacali, persone dipendenti in un ente pubblico, e amministratori in un altro, poi il portaborse diventa politico, il politico dirigente dell' ente pubblico, il sindacalista presidente di un partito. Tutti sanno che l' acqua dei termosifoni "puzza", eppure loro questa puzza proprio non la sentono... A quando un vero e proprio ricambio d' acqua (e d' aria), forze nuove dal mondo delle professioni, dal mondo produttivo, dal mondo dell' arte della cultura e della ricerca...
Come hai visto non solo la tua proposta "velleitaria" del 50% di forze nuove non è stata presa in considerazione, ma addirittura non hanno nemmeno candidato te...
dobbiamo forse rassegnarci?
Maurizio Rondina.
rassegnarci mai!
piuttosto bisognerebbe fare comprendere come il ricambio sia fisiologico e sano e come può solo portare ad un miglioramento per tutti
anche per i "politici" che potrebbero stare fermi un giro sicuri di potere rientrare se hanno i numeri
ho l'impressione che qui come in altre faccende italiane non ci sono solo cattivi ma anche tanti che sanno benissimo che o sei dentro o sei fuori e che una volta fuori non rientri
come per il lavoro, ad esempio
tanta opposizione ai lavori flessibili la si può spiegare solo con la terribile paura delle precarizzazione, ovvero della marginalizzazione
mentre si può essere al cuore del lavoro e lavorare sempre pur cambiando spesso lavoro
anche qui, credo che la parola chiave sia fiducia
nessuno ha fiducia di potercela fare, tutti si aggrappano a quel poco o tanto che hanno, la mobilità e il dinamismo della società è a zero
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