lunedì 29 ottobre 2007

Piano con le polemiche

Ok, daccordo. C'è un problema di democrazia. In Italia. Nei partiti. Nel P.D.. Mi pare che siamo stati i primi a dirlo... o no? Mi pare che lo abbiamo detto con forza che resta insuperata nel PD. Lavoreremo per la "democrazia vera" nel PD: a partire dalla "Commissione Statuto".

Ciò detto, le polemiche eccessive in chiusura di Assemblea Costituente contro le procedure dall'alto ivi adottate mi sembrano un errore. Sì, c'è stata una caduta di stile in occasione delle nomine dei membri delle Commissioni, quando si è chiesta una "ratifica" (senza discussione) dall'Assemblea. Bisognava dire, invece:

"Scusateci! Non siamo ancora organizzati: per questa volta dobbiamo procedere dall'alto, perché non è possibile organizzare una elezione vera, di 300 persone, con annesso dibattito... Nelle Commissioni abbiamo però cercato di includere le diverse componenti, e le diverse tipologie dei costituenti... Inoltre, le proposte che emergeranno dovranno essere ratificate dall'Assemblea, da voi tutti. Abbiate pazienza, la democrazia è fatta di regole, e abbiamo bisogno di un po' di tempo per darcele, nel PD. E dobbiamo anche fare in fretta: sapete a cosa alludo... Intanto mi devo assumere io, Segretario Eletto, la responsabilità di avviare la costruzione del partito."

D'altronde, Veltroni "controlla" 2400 delegati su 2800: se voleva mettere su la finzione di una elezione, lo poteva fare tranquillamente, riproducendo poi lo steso identico risultato cui si è giunti per le vie brevi. Meglio, se ci ha risparmiato una ipocrisia del genere: è un segnale che bada al sodo. O forse no? Lo vedremo, fra qualche mese. Ma non è questo il momento delle polemiche. A qualsiasi eletto si concede il periodo della "luna di miele", in cui deve dimostrare le sue intenzioni e le sue capacità. Per favore, concediamolo anche a Veltroni. Se poi fra sei mesi ci delude, anche e soprattutto sul piano della democrazia, saremo i primi a rilevarlo. E a batterci "contro".

Ma intanto, nel suo discorso Walter ha insistito per dieci minuti dieci (!) sul progetto di un partito senza tessere, basato sulla democrazia diretta... mentre alcuni di quelli che oggi lo attaccano per scarsa democrazia, chiedono un altro partito delle tessere. Attenti dunque a distinguere... Mi pare che in questa fase chi vuole un PD "democratico davvero" debba invece appoggiare il nuovo Segretario contro gli apparati vecchio stile che - c'è da temerlo - nella Commissione Statuto tenteranno di rovesciare le indicazioni del nuovo Segretario.

3 commenti:

maurob ha detto...

Mi chiedo se sia pronto le persone ad un partito democratico aperto a tutti.
Mi chiedo anche se ci sia la volontà poi di fare realmente qualcosa di democratico.
Il quesito mi sembra però assai inutile, ovvero un falso problema.
Il reale problema non è tanto le tessere si o no.
Il problema è ascoltare le persone ed aggire in conseguenza.
Fare un programma e rispettarlo nel bene e nel male.
Mettersi d'avanti alle persone con la proria faccia e non demandare.
Insomma cercare di capire che cosa voglia la gente e non dedurlo nei salotti bene, ma piuttosto nelle fabbriche, nelle piazze nelle metropolintane, o luoghi di agregazione..

Ilbellodelweb ha detto...

Caro Gaw, hai un video del tuo intervento?

PierGiorgio Gawronski ha detto...

www.ulivo.it hanno pubblicaro i video di tutti gli interventi all'Ass.Costituente.